VICO NEL LAZIO
altezza m. 821
abitanti 1800 circa
altezza m. 821
abitanti 1800 circa
Come
arrivare
Si esce al casello autostradale di Ferentino. Percorrendo la superstrada Ferentino-Sora, si prende l’uscita con l’indicazione Alatri/Fiuggi. Sull’incrocio successivo, voltando a sinistra, ci si immette sulla Strada Regionale 155 di Fiuggi (che proviene da Frosinone da dove inizia 3 km prima). Dopo circa 14,2 km, all’altezza del km 17,200, sulla destra si incontra il bivio per Vico nel Lazio. Da qui si prosegue per altri 4,2 km e si arriva in paese.
Si esce al casello autostradale di Ferentino. Percorrendo la superstrada Ferentino-Sora, si prende l’uscita con l’indicazione Alatri/Fiuggi. Sull’incrocio successivo, voltando a sinistra, ci si immette sulla Strada Regionale 155 di Fiuggi (che proviene da Frosinone da dove inizia 3 km prima). Dopo circa 14,2 km, all’altezza del km 17,200, sulla destra si incontra il bivio per Vico nel Lazio. Da qui si prosegue per altri 4,2 km e si arriva in paese.
Presentazione
Vico nel Lazio è il classico paese ove il tempo
sembra essersi fermato e l’uomo non ha prodotto grandi trasformazioni rispetto
a quanto era stato creato nel medioevo. Stupisce e azzittisce l’incantevole cinta
muraria, con torri e porte, che ancora oggi, nonostante i tanti secoli
trascorsi, circonda per intero il centro abitato. Stretti vicoli che formano
come un reticolato, portali in pietra sapientemente lavorata da abili
scalpellini, suggestivi angoli che riportano ai secoli andati, il tutto a testimonianza
di un centro abitato in antichità pieno di gente e di vita. I luoghi oggi di
maggior rilievo sono rappresentati dal Palazzo del Governatore, intatto nelle
forme originali, e dalla bella Collegiata di San Michele Arcangelo, rifatta
nell’800, che si affaccia sull’unico ampio largario al centro del paese.
Elenco monumenti
- Palazzo del Governatore - del XIII secolo, prima dei Colonna dopo dei Tolomei, ospita il Museo “I Nuovi Primitivi”
- Collegiata San Michele Arcangelo - dell’XI secolo, restaurata nel ‘700, ampliata nel 1855, all’interno paliotto dell’altare del transetto di sinistra formato da mosaico del XII secolo proveniente dalla basilica di Santa Maria Maggiore di Roma, sull’altare antichissimi candelabriin pietra ed ai lati due piccole colonne tortili cosmatesche, sulla parete dipinto del ‘500
- Chiesa Santa Maria - dell’XI secolo, primo documento è del 1147, campanile a vela, all’interno altare romanico, affreschi del XIII secolo, con cripta
- Chiesa San Martino - prime notizie del 1331, demolita nel 1889 e in seguito rifatta, in sagrestia
- Madonna lignea del ‘200
- Chiesa San Rocco
- Chiesa San Giorgio Fuori le Mura
- cinta muraria - dell’XI secolo, con 24 torri e 3 porte
- Porta Guarcino
- Porta Orticelli
- Porta a Monte
- Arco Sant’Andrea
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Santuario Madonna del Campo - XV-XVI secolo
- Chiesa Madonna della Concordia - presso il cimitero
Brevi cenni
di storia
Un primo documento è del 1005. Nel XIII secolo appartenne direttamente alla Chiesa Successivamente, con alterne vicende, fu legata ad Alatri. Nel 1427 passò alla famiglia Colonna con Antonio e nel 1503 divenne possesso dei Tolomei, così come altri paesi ernici.
Un primo documento è del 1005. Nel XIII secolo appartenne direttamente alla Chiesa Successivamente, con alterne vicende, fu legata ad Alatri. Nel 1427 passò alla famiglia Colonna con Antonio e nel 1503 divenne possesso dei Tolomei, così come altri paesi ernici.
Qualche notizia
Il paese si chiamava Vico. Poi, a seguito dell’Unità
d’Italia, divenne Vico nel Lazio per distinguerlo da Vico del Gargano (Foggia)
e Vico Equense (Napoli)
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Grazie all’interessantissima cinta muraria, qualcuno
paragona il paese del frusinate alla famosa cittadina francese di Carcassonne
che deve la sua fama alle straordinarie fortificazioni che la circondano. In
realtà la cittadina d’oltralpe, nel corso dell’800, era finita in rovina ed a
metà secolo il governo pensava di demolirla. Ma molti furono gli oppositori che
riuscirono a bloccare l’insana idea. Si intrapresero quindi lavori di restauro
che portarono alla realizzazione di una città fortificata come probabilmente
non lo era neanche prima della decadenza. Dal 1997 l’UNESCO ha dichiarato
Carcassonne “Patrimonio dell’Umanità”. Da noi invece, il Ministero della
Pubblica Istruzione ha dichiarato Vico nel Lazio “Monumento Nazionale e zona di
rilevante interesse pubblico”
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