FUMONE
altezza m. 783
abitanti 2080 circa
altezza m. 783
abitanti 2080 circa
Come
arrivare
In autostrada A1 si esce al casello di Ferentino e si
seguono le indicazioni per Ferentino centro, spesso accompagnate anche da
quelle di Fumone. Dopo 6,3 km si arriva alle porte di Ferentino e ci si
immette, svoltando a sinistra, sulla Strada Provinciale 33. Altri 850 metri e
si arriva al bivio sulla destra per Fumone che è segnalato a 9 km (15 minuti di
auto). Seguendo la segnaletica, dall’autostrada è comunque tutto ben indicato.
Arrivando a Ferentino percorrendo la Strada Statale 6
Casilina bisogna ugualmente seguire la segnaletica per Ferentino centro e
Fumone.
Percorrendo la superstrada Sora-Ferentino si prende
l’uscita per Alatri e ci si dirige verso questa cittadina sulla SS155. Dopo 2,0
km si arriva al semaforo di Tecchiena dove:
svoltando verso sinistra (sull’incrocio Fumone non è
segnalato ma più avanti si) si arriva dopo 11,6 km e 18 minuti circa;
proseguendo dritti e giungendo ad Alatri (dove seguendo la segnaletica si lascia la SS155) si arriva dopo 14 km e 19 minuti circa (misurando la distanza dallo stesso incrocio di cui sopra, cioè di Tecchiena).
proseguendo dritti e giungendo ad Alatri (dove seguendo la segnaletica si lascia la SS155) si arriva dopo 14 km e 19 minuti circa (misurando la distanza dallo stesso incrocio di cui sopra, cioè di Tecchiena).
Presentazione
Sulla sommità dell’alto colle, con splendida vista
panoramica tutt’intorno, Fumone mantiene intatto l’aspetto di millenaria
vedetta a guardia del vasto territorio del Lazio meridionale.
Il minuto borgo antico racchiuso da alte ed un tempo inespugnabili mura, che oggi insieme alle torri si camuffano in gran parte con le facciate delle abitazioni,
Il minuto borgo antico racchiuso da alte ed un tempo inespugnabili mura, che oggi insieme alle torri si camuffano in gran parte con le facciate delle abitazioni,
ruota intorno il castello ed il suo caratteristico
giardino pensile. La trasformazione della corte castellana in elegante giardino
all’italiana testimonia il passaggio della costruzione da fortezza militare a
residenza signorile. Il tessuto urbano, rimasto pressoché invariato,
permette di osservare ed ammirare come gli antichi
predisponevano i loro centri abitati, intesi non solo come dimora e focolare
domestico ma anche e soprattutto come centro difensivo.
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Il castello, con la sua mole e con la sua storia,
incontrastato cattura le attenzioni dei visitatori. La trasformazione in nobile
residenza ne ha consentito l’abbellimento degli ambienti mantenendone
inalterato il fascino della storia che quassù si è scritta. La iniziale funzione
militare fece si che parte di esso venisse adibito a carcere e tra i suoi
innumerevoli prigionieri il più illustre fu il povero Celestino V; impressiona
l’angusta cella ove venne rinchiuso e dove trascorse gli ultimi anni della sua
vita. Oggi si visitano gli eleganti ambienti del piano nobile e l’incantevole
giardino panoramico, il più alto giardino pensile d’Europa. Elenco dei monumenti
- Castello Marchetti Longhi - dell’XI secolo, subì varie trasformazioni, dalla fine del XVI secolo fu trasformato da fortezza a palazzo gentilizio, con giardino pensile del ‘600
- Collegiata Santa Maria Annunziata - documentata nel 1147, trasformata nel ‘700, nel ‘900 si sono eseguiti lavori di restauro, all’interno fonte battesimale e coro del XIII secolo, del ‘700 sono l’altare, la statua argentea del protettore San Sebastiano, l’affresco della volta e il quadro nell’abside
- Chiesa SS. Michele e Gaugerico - secolo XII, nelle vicinanze del castello, tela dietro l’altare del XVIII secolo
- Porta Romana
- Mura esterne
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Chiesa Madonna delle Grazie
- Riserva Naturale Lago di Canterno
il Municipio
vicolo principale
muro di sostegno al giardino pensile
Brevi cenni
di storia
Di origini antichissime, preromaniche probabilmente. Sicuramente durante il Medioevo fu un punto di riferimento di primaria importanza per la città di Roma. Avvistava i segnali provenienti da altre rocche e li ritrasmetteva celermente verso la capitale. Per questo suo ruolo, fondamentale, dal 962 Fumone appartenne per secoli direttamente al governo centrale. Con il progredire dei secoli, ultimato il suo ruolo di controllore, nel 1584 fu venduto da Papa Sisto V alla nobile famiglia romana dei Longhi.
Di origini antichissime, preromaniche probabilmente. Sicuramente durante il Medioevo fu un punto di riferimento di primaria importanza per la città di Roma. Avvistava i segnali provenienti da altre rocche e li ritrasmetteva celermente verso la capitale. Per questo suo ruolo, fondamentale, dal 962 Fumone appartenne per secoli direttamente al governo centrale. Con il progredire dei secoli, ultimato il suo ruolo di controllore, nel 1584 fu venduto da Papa Sisto V alla nobile famiglia romana dei Longhi.
suggestivi scorci
Qualche notizia
Il castello di Fumone per lo Stato Pontificio fu il
più importante punto di avvistamento nel basso Lazio. Ed infatti non venne mai
espugnato sotto assedio. Questa funzione la svolse per oltre cinque secoli,
dall’XI al XVI. All’epoca si diceva che “quando Fumone fuma tutto il Lazio
trema”.
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Nel 1295 il castello fu anche la prigione di Papa
Celestino V; vi morì dopo dieci mesi. La sua colpa fu quella di aver rinunciato
al pontificato, impegno troppo grande per lui.
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Nel 1584 Papa Sisto V lo assegnò alla famiglia romana
Longhi; ormai non era più necessaria una roccaforte di avvistamento e la
struttura venne trasformata nei secoli successivi in residenza gentilizia. Lo
stesso seicentesco giardino pensile ne è un esempio e rappresenta una rarità
per l’intera Europa.
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