15 marzo, 2022

 

COLLEPARDO
altezza m. 586
abitanti 930 circa

            Come arrivare
In autostrada si esce al casello di Ferentino. Percorrendo la superstrada Ferentino-Sora, si prende l’uscita con l’indicazione Alatri/Fiuggi. Sull’incrocio successivo, voltando a sinistra, ci si immette sulla Strada Regionale 155 di Fiuggi (che proviene da Frosinone da dove inizia 3 km prima). Dopo circa 10 km, appena superata la cittadina di Alatri e all’altezza del km 13,200, sulla destra si incontra il bivio per Collepardo. Da qui si prosegue per altri 5,1 km e si arriva in paese.

            Presentazione
Tra le alture, ai piedi degli Ernici, Collepardo appare quasi isolato tra vallate e monti. Distante dai paesi della valle, mantiene il suo aspetto di antico borgo su un’appendice della Rotonaria, montagna disposta a belvedere su una consistente porzione della provincia. Il centro storico, collocato su una piccola dorsale a forma di ovale allungato, è circondato da vecchie mura che, al giorno d’oggi, per la maggior parte si confondono con le facciate delle abitazioni

ma a tratti ancora si possono ammirare così come erano in antichità munite di alte torri di guardia.

Esternamente è circondata da una strada che in alcuni punti si affaccia sulla circostante selvaggia natura.

            Elenco monumenti

  • Rocca/Palazzo dei Colonna - del XIV secolo, con portale dei Tolomei del 1606

  • Palazzo Comunale

  • Palazzo Monsignore - del 1878, fatto costruire dal Cardinale Augusto Theodoli

  • Chiesa Santissimo Salvatore - XV sec., portale e acquasantiera provengono dalla basilica di San Giovanni Laterano di Roma

  • Chiesa Madonna della Consolazione
  • Chiesa San Rocco - del XVII secolo
  • Porta a Valle

  • Porta a Monte

  • Porta Santa Maria

  • resti cinta muraria con tre porte e sei torri
  • portali del centro storico dal ‘600 all’800

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • Certosa di Trisulti - del 1204 le prime costruzioni, voluta da Papa Innocenzo III che la assegnò ai Certosini di San Brunone i quali vi si stabilirono nel 1208, la chiesa dedicata a San Bartolomeo fu consacrata nel 1211, nel corso dei secoli tanti sono stati gli ampliamenti e le modifiche, dichiarata Monumento nazionale nel 1873, nel 1947 è passata ai Cistercensi, di notevole interesse la settecentesca farmacia
  • Santuario Madonna delle Cese - del XIII-XIV secolo, inizialmente piccola cappella, ampliata  nel XVII secolo
  • Eremo di San Domenico - dal 983 vi visse il santo per tre anni
  • resti del Monastero San Domenico - edificato tra il 987 e il 996, venne abbandonato nel 1208 quando la comunità religiosa si trasferì nella nuova certosa
  • resti del Monastero San Nicola - del X secolo, realizzato per accogliere una comunità di monache benedettine che vi rimasero fino al '300
  • Grotte di Collepardo - sono dedicate alla Regina Margherita che venne a visitarle nel 1904,    precedentemente si chiamavano Grotte dei Bambocci
  • Pozzo d’Antullo - voragine carsica dovuta al crollo della volta di una grotta, larghezza 140 m., profondità massima 70 m., per dimensione è la maggiore d’Europa

portale dei Tolomei

            Brevi cenni di storia
Il borgo nacque tra il IX e il X secolo. Più volte fu soggetto ai tentativi di espansione di Alatri. Nel 1422 il paese passò ai Colonna che quell’anno avevano visto nominare pontefice un loro familiare, Martino V. Nel XVI secolo i Tolomei di Siena si imparentarono con la famiglia locale dei Lattanzi ed acquisirono il governo di Collepardo.

portale Chiesa Santissimo Salvatore

antico orologio civico a 6 ore

            Qualche notizia
Varie sono le ipotesi sulle origini del nome del paese. Quella cui fa riferimento lo stemma comunale, raffigurante un grosso felino che si disseta,  lascia pensare che in un lontano passato il territorio fosse stato abitato da linci o da gattopardi.
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Ad un paio di chilometri dall’abitato, sulla strada per la Certosa, in collaborazione con il WWF è stata creata un’area naturale protetta su una superficie di circa un ettaro. Il Giardino Botanico racchiude una numerosissima quantità di specie appenniniche vegetali ed animali. Tra le altre vi si trova la Stella alpina dell’Appennino, una pianta erbacea che vegeta generalmente oltre i 2000 metri d’altitudine.
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A Collepardo la cultura dell’erboristeria è stata sempre viva, basta ricordare la Certosa con la sua antica Farmacia. Per questo il comune è stato definito come “il Paese delle Erbe”. E naturalmente non manca un Museo delle Erbe, gestito tra Pro Loco e WWF, ove si organizzano dei corsi per coloro che vogliono scoprire i segreti di questo affascinante mondo.

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