PASTENA
altezza m. 318
abitanti 1420 circa
altezza m. 318
abitanti 1420 circa
Come
arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1, si esce al casello con
l’indicazione di Ceprano. Subito vi è una rotatoria con diverse indicazioni tra
cui Grotte di Pastena. Al successivo e vicinissimo bivio, a sinistra, si gira
in direzione Cassino/Frosinone/SS6 Casilina. Arrivati in breve sulla statale,
la si prende in direzione Cassino. Solo dopo 2 chilometri c’è il bivio che
introduce, verso destra, sulla SR82; la segnaletica indica Itri, San Giovanni
Incarico, Pico. Dopo km 6,2 si arriva all’incrocio, sulla destra, per Falvaterra/Pastena.
Da qui altri 11,8 chilometri per
arrivare alla meta.
Provenendo da sud, è conveniente uscire dalla A1 al casello di Pontecorvo/Castrocielo. Proseguire verso sinistra. Arrivati sulla SS6 Casilina prenderla verso sinistra (direzione Frosinone). Dopo km 4,5 svoltare a sinistra per San Giovanni Incarico. Da quest’ultimo incrocio si arriva allo stesso bivio di cui sopra, cioè al bivio situato sulla SR82 con l’indicazione per Falvaterra/Pastena.
Provenendo da sud, è conveniente uscire dalla A1 al casello di Pontecorvo/Castrocielo. Proseguire verso sinistra. Arrivati sulla SS6 Casilina prenderla verso sinistra (direzione Frosinone). Dopo km 4,5 svoltare a sinistra per San Giovanni Incarico. Da quest’ultimo incrocio si arriva allo stesso bivio di cui sopra, cioè al bivio situato sulla SR82 con l’indicazione per Falvaterra/Pastena.
Presentazione
Viaggiando verso Pastena si ha l’impressione di
allontanarsi dal mondo convulso e frenetico moderno e dirigersi verso spazi incontaminati, quasi
selvaggi e comunque apparentemente lontani. Si, apparentemente, perché in
realtà non sono poi tanti i chilometri che dividono il bel borgo dalle grandi
vie di comunicazione. Da ovunque si arrivi, il paese appare adagiato su una
piccola altura che separa il piccolo colle di Monte Solo da un lato e le altre
vette degli Ausoni dall’altro. E’ come un diaframma, un diaframma che divide le
due vaste spianate che sottostanno al centro abitato sugli altri due
contrapposti versanti.
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Ristrutturato con sapienza ed intelligenza, oggi il
piccolo antico borgo appare come un piccolo gioiello incastonato nella
selvaggia ed aspra natura che solo i Monti Ausoni (nonché i vicini Aurunci)
sanno offrire al visitatore. Le facciate delle vecchie abitazioni e della
chiesa madre, riportate in viva pietra o intonacate con i caldi colori pastello
del passato, regalano una bella immagine di sé. Ed anche dove la
ristrutturazione non è arrivata, interessantissimi sono i vicoli, i sottopassi,
i suggestivi angoli che riconducono ai secoli trascorsi. Tra l’altro, come
pochi paesi possono vantare, gran parte della cinta muraria appare ancora
intatta e intramezzata dalle innumerevoli torri di guardia a base circolare o
quadrangolare. Elenco dei monumenti
- Chiesa Santa Maria Maggiore - XI secolo
- Chiesa Santa Maria del Parco - XVII secolo, barocca
- cinta muraria di circa 650 m. con 15 torri quadrangolari e circolari - XI secolo
- Porta Romana
- Museo della Civiltà Contadina e dell’Ulivo - del 1994, vi sono 13 sale, era un frantoio dell’800
- Casa Manfredi - è la casa paterna dell’attore Nino Manfredi, all’interno mostra fotografica
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Santuario Sant’Antonio da Padova
- Chiesa Madonna del Piano
- ruderi della rocca di Ambrifi
- Grotte di Pastena
il Municipio
Brevi cenni
di storia
Sorta dopo il Mille, appartenne alla Contea di Fondi;
quest’ultima governata inizialmente dai Dell’Aquila, famiglia di origine
normanna, e dal 1299 dai Caetani, nobile e facoltosa famiglia romana. Nel ‘500
la contea passò ai Colonna e, con essa, anche Pastena.
Il legame con la Contea di Fondi cessò intorno la fine del ‘600. Passò in seguito a diversi signori che si successero tra loro. Comunque rimase sempre entro i confini del Regno di Napoli, nonostante la vicinanza con il Confine dello Stato Pontificio. Dal 1806, con l’abolizione del feudalesimo, appartenne direttamente al governo centrale.
Il legame con la Contea di Fondi cessò intorno la fine del ‘600. Passò in seguito a diversi signori che si successero tra loro. Comunque rimase sempre entro i confini del Regno di Napoli, nonostante la vicinanza con il Confine dello Stato Pontificio. Dal 1806, con l’abolizione del feudalesimo, appartenne direttamente al governo centrale.
il centro storico
Qualche notizia
Pastena è famosa ben oltre i confini locali per le sue
grotte: le Grotte di Pastena. Vennero esplorate nel 1926 da speleologi romani
guidati dal barone Carlo Franchetti e vennero rese visitabili l’anno seguente.
Sono divise in due rami: quello attivo inferiore, ove scorre un fiume
sotterraneo, e quello fossile superiore (per attivo si intende che il processo
di formazione delle stalattiti e delle stalagmiti continua ad avvenire).
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Le Grotte di Pastena si sono trasformate anche in set
cinematografici. Vi hanno girano scene di film Alberto Sordi (Sono un fenomeno
paranormale), Paolo Villaggio (Fantozzi va in pensione), Terence Hill (Un passo
dal cielo).
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Il paese si trova ai piedi del colle chiamato Monte Solo; il colle
e l’abitato di Pastena separano due ampie pianeggianti conche circondate da
monti: verso Falvaterra la Pianura delle Macchie, verso Lenola la Pianura
dell’Ovizo.
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In Piazza del Maggio, la principale, adiacente la chiesa si
affaccia la casa paterna del famoso attore ciociaro Nino Manfredi, nato nella
vicina Castro; all’interno, un’interessante mostra fotografica.
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