18 marzo, 2022

 

AQUINO
altezza m. 109
abitanti 5170 circa

            Come arrivare
Per chi arriva dalla Casilina il centro abitato è situato a circa un chilometro da essa. Per chi arriva dall’autostrada si esce al casello di Pontecorvo e seguendo le indicazioni si arriva in paese, anche in questo caso facilmente e brevemente, dopo km 2,5.

            Presentazione
L’antica Aquinum fu città prosperosa ed industriosa nel campo del commercio, ricca e fiorente sotto l’aspetto culturale ed artistico. Proiettata in avanti, verso il meridione della penisola, rappresentò il riferimento ed il passaggio essenziale per la potente Roma impegnata nell’espansione dei suoi territori. Attraversata dalla via Latina, godeva di palazzi, templi, opere e monumenti pubblici, di cui ancora oggi si possono ammirare i resti (pochi purtroppo) che testimoniano la grandezza di quella incredibile epoca. Poi arrivarono i barbari, popoli rozzi ed incivili che, scendendo dal nord dell’Europa, distrussero e devastarono tutto.
Da queste ceneri nacque una nuova civiltà e un nuovo borgo. Si era nel pieno del medioevo. Generalmente si ricostruisce sulle macere di quanto distrutto. Ad Aquino si preferì un sito adiacente e più difendibile: praticamente sul lato opposto del Rio Le Forme, all’epoca formato da laghi e costeggiato da un alto costone di travertino. Anche in questa seconda epoca la città visse momenti importanti e, soprattutto, dall’omonima famiglia (di origini longobarde) che la governava ebbe i natali San Tommaso d’Aquino.
wwwwwww
Oggi Aquino è una vivace e moderna cittadina che si sviluppa intorno la larghissima piazza centrale e la Cattedrale, completamente riedificata dopo le distruzioni dell’ultima guerra. Ma scostandosi verso il Rio Le Forme, costeggiato da un ampissimo e verdeggiante vallone,

si scoprono le tracce delle antiche e ben ristrutturate costruzioni medioevali.

Dopo aver ammirato la Torre del castello e la Casa di San Tommaso, è d’obbligo raggiungere, distante poche centinaia di metri, ai margini del centro abitato, la romanica Chiesa di Santa Maria della Libera, una vera opera d’arte.

            Elenco dei monumenti

  • Concattedrale Santi Costanzo e Tommaso - ricostruita dopo le distruzioni dell’ultima guerra, nel 1974 è stata elevata a Basilica Minore dal Papa Paolo IV

  • Chiesa Santa Maria della Libera - dell’XI secolo, romanica, edificata sul sito della necropoli di Aquinum, realizzata con materiale di spoglio dell’antica città romana e molti frammenti decorativi derivano dalla necropoli stessa; il portico ed il rosone sulla facciata risalgono ad un restauro dell’800 e il portale centrale, decorato con fregi, è sormontato da una lunetta con interessante mosaico. L’interno è a tre navate, la centrale coperta a capriate, l’altare è costituito da un antico sarcofago

  • Casa di San Tommaso o Palazzo Comitale - del X secolo, costruita da Atenolfo II, sistemazioni del XII secolo, nei secoli diverse sono state le distruzioni e le successive ricostruzioni, sulla facciata due bifore di stile gotico ed aragonese

  • Torre del Castello - del XII secolo, dello stesso periodo delle altre fortificazioni che però oggi non sono più esistenti

  • Torre cilindrica a guardia del ponte sul Rio le Forme
  • Portico d’ingresso al Vallone
  • Arco di Marcantonio - I secolo a.C.

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • Porta Capuana o San Lorenzo con breve tratto dell’antica via Latina

  • Area archeologica dell’antica Aquinum
  • Torre San Gregorio - pochi resti vicino l’aeroporto, distrutta dall’ultima guerra
  • Parco del Vallone - era chiamato il Vallone d’Aquino, bonificato nel 2000 è diventando parco, è bagnato dalle acque del Rio Le Forme d’Aquino

            Brevi cenni di storia
All’inizio fu città Volsca. In epoca romana fu l’antica Aquinum. Città ricca e prosperosa rappresentò uno dei maggiori centri laziali sulla via Latina che conduceva verso Capua e il Meridione della Penisola. Sotto l’Impero si meritò il titolo di Municipio guadagnandosi le più ampie autonomie e il diritto di monetazione.
Nel VI secolo, dopo la fine dell’Impero Romano, l’Italia fu invasa dai Longobardi; essi portarono devastazioni e miseria. Nel 577 anche Aquino fu irrimediabilmente distrutta (per alcuni storici la distruzione avvenne nel 586 ad opera di Zottone Duca di Benevento).
Col tempo la città risorse, ma non più dove era situata Aquinum, bensì su un vicino sperone contornato dalle acque di due laghi e in posizione più difendibile in caso di eventuali attacchi. Era l’inizio di una nuova storia, una storia altrettanto importane e che avrebbe portato alla formazione della Contea di Aquino. Tra l’altro, secolari furono le lotte con gli abati di Montecassino per la spartizione dei territori contigui e che spesso passarono dall’uno all’altro e viceversa.
Nell’887 Rodiperto venne riconosciuto gastaldo da Adenolfo, Conte e poi Principe di Capua.
Nel 984 il casato longobardo, con Adenolfo III detto Summucula, ricevette il titolo di conte.
Con l’avvento dei Normanni, nel 1065, i Conti di Aquino persero i loro territori; ma dopo breve tempo, nel 1070, riuscirono a riottenerne il possesso.
Nel 1452 i De Aquino si unirono con la nobile famiglia spagnola dei D’Avalos grazie al matrimonio tra Antonella, ultima discendente del casato aquinate, e Innico d’Avalos.
Il 05 maggio 1583 Giacomo Boncompagni, già duca di Sora e figlio di Papa Gregorio XIII, acquistò da Alfonso d’Avalos de Aquino i borghi di Aquino, Roccasecca ed Arpino. La famiglia Boncompagni ne tenne il possesso fino al 12 agosto 1796, data in cui tutti questi territori tornarono sotto la giurisdizione del regio demanio.

porticato di Santa Maria della Libera

la moderna sede del Municipio

            Qualche notizia
Il 14 settembre 1974 è una data da non dimenticare per la comunità di Aquino: Papa Paolo VI vi venne in visita commemorando il settimo centenario della morte di San Tommaso.
wwwwwww
Nel corso dei secoli i laghi che circondavano il castello medioevale e che tanto contribuirono alla sua difesa vennero bonificati. Oggi al loro posto vi è un ampio vallone adibito a verde pubblico; al centro, ultimo residuo dei laghi, vi scorrono le limpide acque del Rio Le Forme.
wwwwwww
Comunque la si osservi, l’arte è sempre capace di donarci sensazioni imprevedibili ed inesauribili. I suoi contorni appaiono infiniti e le cose che talvolta appaiono semplici ci raccontano la storia. Accade sulla facciata della Casa di San Tommaso. Due belle bifore. La prima del XIV secolo in evidente stile gotico; la seconda del XV secolo in forme aragonesi ci ricorda che gli spagnoli in quell’epoca erano arrivati anche da noi.

wwwwwww
I barbari devastatori e distruttori del VI secolo d.C. furono i Longobardi, provenienti dal nord d’Europa. Questi non avevano alcuna conoscenza del mondo civile. Ma si stanziarono sul territorio riuscendo nel tempo a romanizzarsi e ad integrarsi con le popolazioni locali. Fondamentale fu l’opera di conversione al Cristianesimo voluta dalla Regina Teodolinda che regnò dal 589 al 616.
wwwwwww
San Tommaso d’Aquino nacque nel 1225 e morì a Fossanova nel 1274. Fu un discendente della famiglia longobarda che per secoli governò la Contea di Aquino. Ritenuto tra i più grandi, ma da molti il più grande, teologo cattolico, filosofo, conoscitore delle Sacre Scritture. Il mondo cattolico si è sempre ispirato ai suoi pensieri e le sue dottrine sono le più studiate nei seminari e nelle università.

Nessun commento:

Posta un commento