SAN GIORGIO A LIRI
altezza m. 38
abitanti 3130 circa
altezza m. 38
abitanti 3130 circa
Come
arrivare
E’ situato sulla Superstrada Cassino/Formia. Dal casello autostradale di Cassino bisogna percorrere circa sette chilometri in direzione Formia.
E’ situato sulla Superstrada Cassino/Formia. Dal casello autostradale di Cassino bisogna percorrere circa sette chilometri in direzione Formia.
Presentazione
Un laghetto in pieno centro urbano sono pochi a
poterselo permettere; davvero una novità, quasi assoluta. San Giorgio a Liri,
collocato in prossimità della Superstrada Cassino/Formia, gode di ampi spazi
grazie alla sua formazione perfettamente pianeggiante e moderna. Quel po’ che
rimane della parte antica (le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale sono
state immani) si trova a ridosso dello specchio d’acqua creando un ambiente
unico e suggestivo. E’ molto bella la passeggiata realizzata tutt’intorno il
laghetto;
da essa si può accedere direttamente nei brevi vicoli
tra le vecchie abitazioni.
Per il resto, grazie alla sua favorevole posizione, numerose sono le attività commerciali e produttive che si sono sviluppate tutt’intorno rendendo il centro abitato attivo e dinamico.
Per il resto, grazie alla sua favorevole posizione, numerose sono le attività commerciali e produttive che si sono sviluppate tutt’intorno rendendo il centro abitato attivo e dinamico.
Elenco dei monumenti
- Chiesa San Giorgio - davanti vi è una statua di leone
- Chiesa San Rocco - con cripta
- Castello/Palazzo del Principe Morra - antico palazzo abbaziale, all’inizio dell’800 venne acquistato dai Principi Morra Pignatelli della Cerchiara di Napoli
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Mura Poligonali - fortificazioni di Colle Santa Lucia e Colle Maceralonga, poste in posizione panoramica si raggiungono con comodo sentiero
- Laghetto di San Giorgio - con parco pubblico, è adiacente il centro storico
Brevi cenni
di storia
L’origine del paese risale all’epoca delle “curtis”, piccole
celle realizzate dai monaci benedettini per controllare e coltivare le terre a
loro donate (la donazione di Gisulfo, Duca di Benevento, è del 744) e che
andranno a costituire, a partire dall’VIII secolo, la Terra di San Benedetto
che, successivamente, raggiunse la massima espansione giungendo fino al mare.
Attorno queste celle, governate da monaci, si ristrinse la gente della campagna
andando a costituire dei primitivi piccoli nuclei. Nel corso del IX secolo i
Saraceni diedero vita a saccheggi e devastazioni costringendo le popolazioni
alla fuga. Con la loro definitiva sconfitta, avvenuta nel 915, ove
precedentemente vi erano le celle si riorganizzarono piccole comunità stavolta
fortificate (intorno l’anno 956), dando origine all’epoca dei “castrum”. Questi
nuclei assunsero con il tempo sempre più l’aspetto di veri e propri borghi e
dopo il Mille divennero delle comunità ben organizzate definite “Universitas
Civium”. Sempre, tuttavia, rimasero alle dipendenze dell’Abbazia di
Montecassino che comunque rimaneva proprietaria delle terre e dei borghi e
provvedeva ad eleggere direttamente le cariche pubbliche.
La cella di San Giorgio fu realizzata all’inizio del IX secolo (probabilmente nell’817) ma già nell’846 venne distrutta dai Saraceni; successivamente venne ricostruita. Nel 1806, con l’avvento del regime napoleonico, vennero aboliti i privilegi feudali e il paese passò sotto l’amministrazione di Castelnuovo Parano. Nel 1820 ottenne l’autonomia.
La cella di San Giorgio fu realizzata all’inizio del IX secolo (probabilmente nell’817) ma già nell’846 venne distrutta dai Saraceni; successivamente venne ricostruita. Nel 1806, con l’avvento del regime napoleonico, vennero aboliti i privilegi feudali e il paese passò sotto l’amministrazione di Castelnuovo Parano. Nel 1820 ottenne l’autonomia.
stemma comunale
leone davanti la chiesa
Piazza del Mercato
Qualche notizia
Per raggiungere le fortificazioni in opera poligonale esiste
un comodo sentiero che, partendo direttamente dal centro abitato, attraversa i
boschi del luogo. Dall’alto dei colli è ampia la veduta sulla Valle del Liri.
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Nel corso dell’800, dopo aver ottenuto l’autonomia
comunale, nel territorio vennero realizzate molte opere utili per la crescita
del paese, e questo soprattutto per merito della locale famiglia Spatuzzi: la
bonifica di molti terreni ancora paludosi, la costruzione di un ponte a cavallo
del Fiume Liri, la realizzazione di nuove strade.
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L’andamento demografico del comune nel corso
dell’ultimo secolo è stato decisamente positivo. Favorito dalla posizione
privilegiata, con il conseguente sviluppo di interessanti attività, la crescita
è stata costante. Dai 1900 abitanti del 1900, si è passati agli oltre 3000
attuali.
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