19 marzo, 2022

 

ANAGNI
altezza m. 424
abitanti 21.200 circa

            Come arrivare
In autostrada A1 si esce al casello di Anagni da dove in pochi chilometri (6,6), seguendo le indicazioni, si è in città. Inizialmente si percorre la SR155/raccordo per Fiuggi, poi si gira verso destra per raggiungere in breve il centro.
Arrivando ad Anagni percorrendo la Strada Statale 6 Casilina, seguendo la segnaletica, si arriva in centro, ugualmente, in pochi chilometri e in pochi minuti.

            Presentazione
E’ la “Città dei Papi”. E lo si vede percorrendo la via principale, Via Vittorio Emanuele, che attraversa tutto l’antico centro abitato; costeggiata da importanti e signorili palazzi, alti, imponenti, ricchi. Tutti simboleggiano un passato importante che tanto ha contribuito alla storia di queste terre, e non solo. L’altura più in alto è dominata dalla cattedrale (notevole nelle fattezze) e soprattutto dall’alta torre campanaria, ingentilita da innumerevoli monofore, bifore e trifore e insolitamente isolata dalla struttura della chiesa. Tra i palazzi che meritano maggior attenzione si notano il Palazzo di Bonifacio VIII e il Palazzo della Ragione, oggi sede degli uffici comunali.
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Se Via Vittorio Emanuele rappresenta l’arteria principale dell’antica cittadina, Piazza Cavour ne rappresenta l’elegante luogo d’incontro degli anagnini. Costeggiata su tre lati da importanti palazzi,

si apre sulla Valle del Sacco con un ampio e soleggiato belvedere.

Fiancheggiata lateralmente da ordinate alberate sempreverdi, si affaccia sul sottostante Parco della Rimembranza.

            Elenco dei monumenti

  • Cattedrale Santa Maria - Costruita tra il 1072 e il 1104 sul sito ove vi era inizialmente un tempio pagano della dea Cerere e successivamente una chiesa paleocristiana dedicata alla Madonna. Romanica del tipo lombardo-emiliano, intorno la metà del XIII secolo, fu ristrutturata in forme gotiche. Il campanile romanico è isolato e in posizione avanzata rispetto la chiesa. Sulle pareti esterne si ammirano la statua di Bonifacio VIII, la Cappella Caetani, la Loggia delle Benedizioni, la Cappella Lauri, le tre absidi di scuola lombarda. Sulla facciata si aprono tre porte con la centrale detta Porta Matrona. All’interno, del XIII secolo sono: il pavimento cosmatesco (1224-1227), la cattedra episcopale (1262-64), la colonna tortile del cero pasquale e il ciborio sull’altare. Nella cripta vi sono affreschi del XII e XIII secolo.

  • Museo della Cattedrale - vi si accede dalla navata destra della chiesa; costituito da vari ambienti: la Biblioteca, la Sala del Capitolo, la Nuova Sagrestia, l’Antico Tesoro, la Cappella del Salvatore, l’Oratorio di San Tommaso Becket, la Cripta di San Magno, il Lapidario
  • Chiesa San Giovanni de Duce - del XIII secolo, edificata su un antico tempio, qui vi era il Foro Romano, ristrutturazioni a partire dal 1725 (con nuova inaugurazione nel 1745), nel 1888 e dopo l’ultimo dopoguerra, interno a croce greca

  • Chiesa Madonna di Loreto - del 1750, edificata su un preesistente edificio
  • Chiesa Sant’Andrea - esistente nel 1003, trasformata nei periodi 1263/1276 e 1748/1751
  • Chiesa Santa Chiara
  • Chiesa San Pancrazio
  • Palazzo Bonifacio - del XIII secolo, è stata la casa-fortezza dei papi di Anagni, all’interno la Foresteria e le stanze con affreschi quali la Sala delle Oche e la Sala delle Scacchiere

  • Palazzo della Ragione - del 1159-1163, sede comunale, con la “Loggetta del banditore”; in precedenza già esistevano due edifici separati, essi vennero uniti dal grande porticato con otto arcate su cui fu realizzata la Sala della Ragione, molte le modifiche nel corso dei secoli

  • Palazzo Trajetto - VIII-XIII secolo, già Palazzo Cajetani
  • Palazzo Pierron - settecentesco, su Piazza Cavour
  • Palazzo Giannuzzi - settecentesco, su Piazza Cavour
  • Casa Barnekow - ex Casa Gigli, medioevale, acquistata dal pittore svedese a metà XIX secolo

  • Mura Serviane - IV-III secolo a.C.
  • Porta Cerere - attuale costruzione del 1841

  • Porta Santa Maria - attuale costruzione del 1564 voluta da Papa Pio IV

  • Porta San Francesco - attuale costruzione del 1564 voluta da Papa Pio IV
  • Arcazzi di Piscina - attorno il 200 a.C. circa, di funzione incerta

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • Badia Santa Maria della Gloria - del XIII secolo, inizialmente dell’Ordine Florense
  • Monastero San Pietro a Villamagna - vicino il confine con Sgurgola
  • Monastero San Giorgio - fortificato, oggi in rovina

            Brevi cenni di storia
Antichissima città Ernica, fu sottomessa dai Romani nel 306 a.C.
Nel XII secolo divenne libero comune. Nel XIII passò alla famiglia dei Caetani. E fu in questo secolo che raggiunse il suo massimo splendore. Donò infatti alla Chiesa ben quattro pontefici: Innocenzo III (1198-1216), Gregorio IX (1227-1241), Alessandro IV (1254-1261) e Bonifacio VIII (1294-1303).
Famoso fu l’episodio che vide coinvolto Papa Bonifacio VIII, Guglielmo di Nogaret e Sciarra Colonna: l’evento è ricordato come “lo schiaffo di Anagni”.
Nei secoli la storia di Anagni fu sempre collegata con le vicende dello Stato Pontificio. Se questo diede lustro alla cittadina, di contro, continue furono le lotte tra le nobili famiglie locali e romane per l’ottenimento del potere che, all’epoca, si raggiungeva facendo eleggere pontefici i membri delle proprie famiglie o comunque rimanendo molto legati ai papi stessi.

abside della cattedrale

            Qualche notizia
Nel 1160 ad Anagni, nella Cattedrale di Santa Maria, avvenne un fatto storico non di poco conto: il Papa Alessandro III pronunciò la scomunica nei confronti dell’imperatore Federico Barbarossa.
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L’aspetto medioevale del borgo si evidenzia anche nelle manifestazioni estive. Tra sfilate in costumi d’epoca ed eventi vari, le contrade rievocano l’episodio famoso dello “Schiaffo di Anagni”. In particolare si sfidano nel Palio dell’arco e nel Palio dell’anello; il primo si svolge l’11 agosto, giorno di Santa Chiara, il secondo pone termine alle ricorrenze.
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Sono cinque le campane della torre campanaria della cattedrale, alta ben 30 metri. Nel 1938 vennero praticati lavori di restauro e, con l’occasione, all’interno venne realizzata una ulteriore torre in ferro per sostenere il sostanzioso peso delle possenti campane.

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Ma cosa fu in realtà “Lo schiaffo di Anagni”? Forti erano i contrasti tra le famiglie romane per ottenere il pontificato ed il potere. Papa Bonifacio VIII (dei Caetani) era mal tollerato dai Colonna. Nel contempo dura era la lotta tra papato e reali di Francia per stabilire la supremazia del potere temporale su quello spirituale o viceversa. D’accordo tra loro, dunque, Sciarra Colonna e Re Filippo IV il Bello ordirono l’impresa. Riunitisi a Sgurgola, Sciarra Colonna e Guglielmo di Nogaret (per conto del re) al comando di un piccolo esercito partirono alla volta di Anagni. Entrati facilmente nella cittadina imprigionarono il Papa. Era l’8 settembre 1303 quando il pontefice subì il famoso oltraggio. Ma liberato in breve dagli anagnini, il Papa poté rientrare a Roma. Evidentemente provato dal gesto oltraggioso (gli storici più che di schiaffo parlano di grave affronto morale) Bonifacio VIII morì l’11 ottobre dello stesso anno. Questi fatti diedero inizio a profondi sconvolgimenti nella storia del pontificato: seguirono infatti la “Cattività avignonese” (1309-1377) e lo “Scisma d’Occidente” (1378-1418)!
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Con la realizzazione dell’autostrada e l’istituzione della Cassa del Mezzogiorno, a partire dalla fine degli anni ’50 del secolo XX, Anagni divenne il primo grosso polo industriale che si andò sviluppando nell’Italia centro-meridionale. La vicinanza alla capitale e la presenza di importanti vie di comunicazione favorì lo stanziarsi di numerose importanti industrie: la Videocolor, la Ceat, la Squibb, e così via. Nonostante le crisi che nei decenni si sono susseguite, la cittadina ha sempre mantenuto questa connotazione industriale. Attualmente la spinta maggiore è data dall’industria chimico-farmaceutica con la presenza sul territorio di diverse realtà.
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E’ alquanto insolito entrare in un’antica chiesa, figurarsi in una cattedrale, e trovare delle sedie in materiale plastico trasparente. Inizialmente sembra una stonatura abbastanza appariscente. Nella realtà la scelta è mirata ed approvata dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali. Infatti grazie a questo insolito artifizio il duecentesco pavimento cosmatesco è poco coperto alla vista ed il visitatore può meglio ammirarne la bellezza e goderne il valore artistico.
Data l’importanza, la Città dei Papi non poteva non ospitare il grande imperatore svevo del ‘200 Federico II, tra l’altro uomo di spiccata intelligenza e cultura. Era l’anno 1230 e Papa Gregorio IX accolse l’imperatore nella sua dimora intitolata successivamente Palazzo Bonifacio VIII. Entusiasta dell’accoglienza e del luogo, Federico II definì la struttura “Mirabile….come la regia del sole”.
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E’ prassi dire che Anagni donò alla Chiesa romana ben quattro pontefici. E’ corretto però sottolineare che uno di loro ebbe i natali in un paese limitrofo: Papa Innocenzo III infatti nacque nella vicino Gavignano.

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