PATRICA
altezza m. 450
abitanti 3160 circa
altezza m. 450
abitanti 3160 circa
Come
arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1, si esce al casello con l’indicazione di Frosinone. Si prende verso destra la SR156 Monte Lepini con direzione Latina/Terracina. Dopo 4,4 chilometri si arriva al bivio per Patrica. Da qui per raggiungere il paese si devono percorrere altri 7 chilometri.
Percorrendo l’Autostrada A1, si esce al casello con l’indicazione di Frosinone. Si prende verso destra la SR156 Monte Lepini con direzione Latina/Terracina. Dopo 4,4 chilometri si arriva al bivio per Patrica. Da qui per raggiungere il paese si devono percorrere altri 7 chilometri.
Presentazione
Situata su una sella al cospetto del Monte Cacume,
l’aguzzo monte che dalla piana di Frosinone non passa inosservato; Patrica si distende
sulla scoscesa costa diramandosi tra irti vicoli che intersecandosi danno luogo
ad un centro abitato fitto ed omogeneo. Prima di entrare in paese,
soffermandosi sulle ultime curve della strada che dalla pianura sale fin
quassù, si notano le chiese poste alle estremità contrapposte, il Palazzo
Spezza sulla sommità e la facciata superiore del Municipio, confusa tra le
altre, con orologio e campane. Dalla piazzetta che anticipa il Comune si
dipartono i vicoli e le stradine per salire, scendere, raggiungere gli angoli
più caratteristici di un borgo ove l’antica struttura urbana è rimasta
pressoché intatta.
Elenco dei monumenti
- Palazzo Spezza - della seconda metà del ‘500, l’attuale aspetto è del ‘700 per volontà del conte Nicola Spezza, con trenta saloni di rappresentanza, all’esterno giardino pensile
- Palazzo Moretti
- Chiesa San Giovanni Battista - del 1760, facciata barocca, all’interno nel presbiterio coro ligneo di fine ‘700 e pala anch’essa del XVIII secolo
- Chiesa San Pietro - del ‘200, nei secoli vari rimaneggiamenti, tela del ‘700 nella seconda cappella di sinistra, collegata da 60 scalini con la sottostante Chiesa San Rocco
- Chiesa San Rocco - all’ingresso del paese, ricostruita nel 1964 sul sito di due preesistenti chiesette crollate
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Castello Colonna - in località Tomacella, di inizio ‘600 al fianco di torre trecentesca, fu fatta costruire da Filippo Colonna in onore della moglie Lucrezia Tomacelli da cui il luogo prese il nome successivamente
- Monte Cacume - il paese sorge alle sue pendici, caratteristico per la forma conica
il Municipio
panorami e tetti
Brevi cenni
di storia
La prima testimonianza risale all’anno 817; un documento
dell’Imperatore Ludovico I conferma “Castrum Patriciae” nei domini della
Chiesa.
Appartenne ai Conti di Ceccano.
Successivamente passò alla famiglia Conti e quindi, nel 1599,
ai Santacroce.
Dal 1625 e fino all’abolizione dei feudi, nel 1816, appartenne alla nobile famiglia romana dei Colonna.
Dal 1625 e fino all’abolizione dei feudi, nel 1816, appartenne alla nobile famiglia romana dei Colonna.
irti vicoli
Qualche notizia
La quercia più grande del Lazio si trova qui, a Patrica, in
località Casetta del Colle; è un esemplare di roverella, alto 34 metri e con
circonferenza di 7 metri. L’età presunta varia dai 500 ai 600 anni. La pianta
si trova su un terreno che in antichità apparteneva alla nobile famiglia Spezza
proprietaria anche del palazzo signorile che dall’alto domina, con i suoi
giardini un tempo lussuosi, l’abitato di Patrica.
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Monte Cacume, che domina Patrica, per la sua
caratteristica forma conica si distingue facilmente da tutte le parti della
Valle del Sacco. E’ talmente particolare che colpì anche la fantasia di Dante
Alighieri; infatti nella sua straordinaria opera della Divina Commedia, citò la
montagna nel 4° canto del Purgatorio, nei versi 25 e 27.
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