COLLE SAN MAGNO
altezza m. 540
abitanti 660 circa
altezza m. 540
abitanti 660 circa
Come
arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1 si esce al casello
autostradale di Pontecorvo. Svoltando verso sinistra si raggiunge in breve la
SS6 Casilina (km 2,5). Si svolta ancora a sinistra, si percorre la statale in
direzione Sora/Frosinone per km 3,5 e si arriva ad un incrocio con semaforo.
Sulla destra inizia la strada per Roccasecca/Colle San Magno. Dopo 3,7 km si
raggiunge il centro abitato di Roccasecca. Dalla piazza centrale parte la
strada per Colle San Magno che da qui dista poco più di 5 km.
Arrivando da Roma si potrebbe uscire anche al casello di Ceprano: percorrendo la Casilina si arriverebbe facendo qualche chilometro in meno ma si impiegherebbe qualche minuto in più.
Arrivando da Roma si potrebbe uscire anche al casello di Ceprano: percorrendo la Casilina si arriverebbe facendo qualche chilometro in meno ma si impiegherebbe qualche minuto in più.
Presentazione
Sopraggiungendo da Arce e percorrendo la Casilina, in
territorio di Colfelice e poi di Roccasecca, l’immagine del borgo appare
suggestiva. Una piccola macchia lontana, chiara, con al centro appena accennata
la sagoma del campanile, avvolta dall’azzurro intenso della massiccia mole del
gruppo di Monte Cairo; le vette intorno incorniciano, proteggono,
inorgogliscono il piccolo centro montano. E sicuramente non meno suggestiva è
la salita che da Roccasecca sale su a Colle, accompagnata dalle vicine,
diroccate e millenarie vestigia del leggendario castello che appartenne al
casato di San Tommaso. Il paese è piccolo, semplice, come si addice ad un
modesto centro abitato in quota. L’ampia piazza che accoglie i visitatori
dà inizio al corso (un vicolo) che attraversa e
taglia in due il paese. Da esso si dipartono i vicoletti laterali, più o meno
ripidi, e su di esso si affacciano i palazzi più importanti (sette-ottocenteschi)
e la chiesa parrocchiale; culmina con le antiche mura (in parte rifatte)
dell’antico fortilizio.
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Arrivare quassù non significa solo raggiungere un bel
paese, ma consente di entrare in contatto con montagne, boschi, vallate,
sentieri che si dipartono in tutte le direzioni (diversi sono segnalati). Un
vero spettacolo della natura: verificare per credere! E poi si possono raggiungere
le poche mura rimaste del Castello di Monte Asprano, erette su un profondo
dirupo che dà sulla sottostante e ampia Valle del Liri, mostrando anche qui un
notevole colpo d’occhio. La campagna appare tutta suddivisa in tanti appezzamenti
di terreno ben squadrati offrendo infinite tonalità di colori e forse
ricalcando in parte quella che fu la suddivisione delle terre da parte dei
Romani dell’antica Aquinum. Elenco dei monumenti
- Chiesa San Magno - del 1750
- Torre medioevale - affiancato da mura castellane, del XIII-XIV secolo, ristrutturazioni del 1984 e del 2012
- Museo vivo della Memoria - inaugurato il 5 ottobre 2014, vi si racconta la storia vissuta dalla piccola comunità durante l’ultimo conflitto mondiale
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- ruderi castello di Monte Asprano - edificato poco prima del Mille
- chiesetta rupestre di Santa Maria Assunta in Cielo su Monte Asprano - del XIV secolo
- chiesetta rupestre di Santa Croce in Suburba - riconsacrata nel 2001 al termine dei restauri
- eremo Omo Buono
- escursioni sui monti: Monte Obachelle, Cimarone del Villaneto, Monte Murro Marro, Monte Salere, Monte Cairo
intreccio di volte e sottopassi
Brevi cenni
di storia
Durante le invasioni saracene gli abitanti della pianura aquinate
si rifugiarono sui monti vicini e tra questi su Monte Asprano. Quassù, poco
prima del Mille, i Conti d’Aquino edificarono il castello di Castrum Coeli per
contrastare l’Abbazia di Montecassino intenta in quel periodo ad ampliare i
propri territori. Nei secoli successivi, in alcuni periodi, la fortezza passò
anche sotto la giurisdizione degli abati. Nel corso del ‘400 si avvertì da
parte degli abitanti la necessità di stabilirsi in luoghi più accessibili ed
idonei per una vita più agiata. Molti decisero di riscendere nella sottostante
pianura; altri ancora preferirono stabilirsi nella retrostante valle dove sorsero
prima Cantalupo e poi Colle San Magno.
Il centro abitato si sviluppò intorno una fortificazione, su un piccolo colle ai piedi delle montagne del gruppo di Monte Cairo. Durante la sua storia continue furono le contese tra i Conti d’Aquino e gli Abati di Montecassino per goderne il possesso. Ciò fino al 1583 anno in cui i Duchi Boncompagni di Sora comprarono il borgo che, insieme a tutti gli altri feudi del circondario, tennero in possesso fino al 1796. In quell’anno il territorio tornò al regio demanio.
Il centro abitato si sviluppò intorno una fortificazione, su un piccolo colle ai piedi delle montagne del gruppo di Monte Cairo. Durante la sua storia continue furono le contese tra i Conti d’Aquino e gli Abati di Montecassino per goderne il possesso. Ciò fino al 1583 anno in cui i Duchi Boncompagni di Sora comprarono il borgo che, insieme a tutti gli altri feudi del circondario, tennero in possesso fino al 1796. In quell’anno il territorio tornò al regio demanio.
vilale d’ingresso al centro abitato
Qualche notizia
“Il Bacio delle Madonne” di Colle San Magno e di Castrocielo
avviene ogni anno davanti la chiesetta di Monte Asprano il giorno di Pasquetta.
Le popolazioni delle due comunità accompagnano in processione le loro
rispettive Madonne percorrendo sentieri montuosi non sempre particolarmente
agevoli (in particolare salendo da Castrocielo).
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Pochi metri prima di entrare in paese, sulla destra,
abbarbicato sul costone ombroso di Monte Asprano, si erge il piccolo centro
abitato di Cantalupo. Oggi è la minuta frazione di Colle San Magno ma, alle
origini, era il primitivo nucleo che, sviluppandosi successivamente ove oggi
sorge il comune, diede inizio a questa nuova comunità montana.
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Il paese è circondato da diverse vette che vanno
oltre i mille metri d’altitudine. Tutte interessanti, ma tra queste sono da
segnalare Monte Obachelle (m. 1466) e il Cimarone del Villaneto (m. 1312); entrambe
godono di una sentieristica ben segnalata. Per raggiungerle si deve arrivare in
auto in località Scannole (la parte alta del territorio di Colle San Magno)
dove si può parcheggiare molto comodamente e ci si può incamminare per i
sentieri.il Cimarone
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Il Museo vivo della Memoria, situato al centro del
borgo, racconta delle sofferenze e delle dure privazioni subite dalla
popolazione locale e dagli sfollati durante i nove mesi in cui si combatté
ferocemente sul vicino fronte di Cassino. Nei locali contigui si possono
ripercorrere quei tragici eventi attraverso immagini video, pannelli, vecchie
foto, racconti registrati, raccolta di documenti, testimonianze scritte e
tant’altro materiale. E poi ancora vengono ricordati gli anni del dopoguerra;
anni di fame, miseria, malattie. Ma anche anni ricchi di tanta dignità ed
umanità che risollevarono tutti i popoli coinvolti in quei tragici eventi. A
Colle San Magno la rinascita iniziò, simbolicamente, il 28 maggio 1944, giorno
in cui la popolazione ricevette dagli Alleati la prima fornitura di aiuti
alimentari consistenti in farina, zucchero, latte in scatola, sale, sapone……
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