15 marzo, 2022

 

COLLE SAN MAGNO
altezza m. 540
abitanti 660 circa

            Come arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1 si esce al casello autostradale di Pontecorvo. Svoltando verso sinistra si raggiunge in breve la SS6 Casilina (km 2,5). Si svolta ancora a sinistra, si percorre la statale in direzione Sora/Frosinone per km 3,5 e si arriva ad un incrocio con semaforo. Sulla destra inizia la strada per Roccasecca/Colle San Magno. Dopo 3,7 km si raggiunge il centro abitato di Roccasecca. Dalla piazza centrale parte la strada per Colle San Magno che da qui dista poco più di 5 km.
Arrivando da Roma si potrebbe uscire anche al casello di Ceprano: percorrendo la Casilina si arriverebbe facendo qualche chilometro in meno ma si impiegherebbe qualche minuto in più.

            Presentazione
Sopraggiungendo da Arce e percorrendo la Casilina, in territorio di Colfelice e poi di Roccasecca, l’immagine del borgo appare suggestiva. Una piccola macchia lontana, chiara, con al centro appena accennata la sagoma del campanile, avvolta dall’azzurro intenso della massiccia mole del gruppo di Monte Cairo; le vette intorno incorniciano, proteggono, inorgogliscono il piccolo centro montano. E sicuramente non meno suggestiva è la salita che da Roccasecca sale su a Colle, accompagnata dalle vicine, diroccate e millenarie vestigia del leggendario castello che appartenne al casato di San Tommaso. Il paese è piccolo, semplice, come si addice ad un modesto centro abitato in quota. L’ampia piazza che accoglie i visitatori

dà inizio al corso (un vicolo) che attraversa e taglia in due il paese. Da esso si dipartono i vicoletti laterali, più o meno ripidi, e su di esso si affacciano i palazzi più importanti (sette-ottocenteschi) e la chiesa parrocchiale; culmina con le antiche mura (in parte rifatte) dell’antico fortilizio.
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Arrivare quassù non significa solo raggiungere un bel paese, ma consente di entrare in contatto con montagne, boschi, vallate, sentieri che si dipartono in tutte le direzioni (diversi sono segnalati). Un vero spettacolo della natura: verificare per credere! E poi si possono raggiungere le poche mura rimaste del Castello di Monte Asprano, erette su un profondo dirupo che dà sulla sottostante e ampia Valle del Liri, mostrando anche qui un notevole colpo d’occhio. La campagna appare tutta suddivisa in tanti appezzamenti di terreno ben squadrati offrendo infinite tonalità di colori e forse ricalcando in parte quella che fu la suddivisione delle terre da parte dei Romani dell’antica Aquinum.

            Elenco dei monumenti

  • Chiesa San Magno - del 1750

  • Torre medioevale - affiancato da mura castellane, del XIII-XIV secolo, ristrutturazioni del 1984 e del 2012

  • Museo vivo della Memoria - inaugurato il 5 ottobre 2014, vi si racconta la storia vissuta dalla piccola comunità durante l’ultimo conflitto mondiale

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • ruderi castello di Monte Asprano - edificato poco prima del Mille
  • chiesetta rupestre di Santa Maria Assunta in Cielo su Monte Asprano - del XIV secolo
  • chiesetta rupestre di Santa Croce in Suburba - riconsacrata nel 2001 al termine dei restauri
  • eremo Omo Buono
  • escursioni sui monti: Monte Obachelle, Cimarone del Villaneto, Monte Murro Marro, Monte Salere, Monte Cairo

intreccio di volte e sottopassi

            Brevi cenni di storia
Durante le invasioni saracene gli abitanti della pianura aquinate si rifugiarono sui monti vicini e tra questi su Monte Asprano. Quassù, poco prima del Mille, i Conti d’Aquino edificarono il castello di Castrum Coeli per contrastare l’Abbazia di Montecassino intenta in quel periodo ad ampliare i propri territori. Nei secoli successivi, in alcuni periodi, la fortezza passò anche sotto la giurisdizione degli abati. Nel corso del ‘400 si avvertì da parte degli abitanti la necessità di stabilirsi in luoghi più accessibili ed idonei per una vita più agiata. Molti decisero di riscendere nella sottostante pianura; altri ancora preferirono stabilirsi nella retrostante valle dove sorsero prima Cantalupo e poi Colle San Magno.
Il centro abitato si sviluppò intorno una fortificazione, su un piccolo colle ai piedi delle montagne del gruppo di Monte Cairo. Durante la sua storia continue furono le contese tra i Conti d’Aquino e gli Abati di Montecassino per goderne il possesso. Ciò fino al 1583 anno in cui i Duchi Boncompagni di Sora comprarono il borgo che, insieme a tutti gli altri feudi del circondario, tennero in possesso fino al 1796. In quell’anno il territorio tornò al regio demanio.

vilale d’ingresso al centro abitato

            Qualche notizia
“Il Bacio delle Madonne” di Colle San Magno e di Castrocielo avviene ogni anno davanti la chiesetta di Monte Asprano il giorno di Pasquetta. Le popolazioni delle due comunità accompagnano in processione le loro rispettive Madonne percorrendo sentieri montuosi non sempre particolarmente agevoli (in particolare salendo da Castrocielo).
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Pochi metri prima di entrare in paese, sulla destra, abbarbicato sul costone ombroso di Monte Asprano, si erge il piccolo centro abitato di Cantalupo. Oggi è la minuta frazione di Colle San Magno ma, alle origini, era il primitivo nucleo che, sviluppandosi successivamente ove oggi sorge il comune, diede inizio a questa nuova comunità montana.
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Il paese è circondato da diverse vette che vanno oltre i mille metri d’altitudine. Tutte interessanti, ma tra queste sono da segnalare Monte Obachelle (m. 1466) e il Cimarone del Villaneto (m. 1312); entrambe godono di una sentieristica ben segnalata. Per raggiungerle si deve arrivare in auto in località Scannole (la parte alta del territorio di Colle San Magno) dove si può parcheggiare molto comodamente e ci si può incamminare per i sentieri.

il Cimarone

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Il Museo vivo della Memoria, situato al centro del borgo, racconta delle sofferenze e delle dure privazioni subite dalla popolazione locale e dagli sfollati durante i nove mesi in cui si combatté ferocemente sul vicino fronte di Cassino. Nei locali contigui si possono ripercorrere quei tragici eventi attraverso immagini video, pannelli, vecchie foto, racconti registrati, raccolta di documenti, testimonianze scritte e tant’altro materiale. E poi ancora vengono ricordati gli anni del dopoguerra; anni di fame, miseria, malattie. Ma anche anni ricchi di tanta dignità ed umanità che risollevarono tutti i popoli coinvolti in quei tragici eventi. A Colle San Magno la rinascita iniziò, simbolicamente, il 28 maggio 1944, giorno in cui la popolazione ricevette dagli Alleati la prima fornitura di aiuti alimentari consistenti in farina, zucchero, latte in scatola, sale, sapone……

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