07 marzo, 2022

 

ROCCASECCA
altezza m. 245
abitanti 7430 circa

            Come arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1 si esce al casello autostradale di Pontecorvo. Svoltando verso sinistra si raggiunge in breve la SS6 Casilina (km 2,5). Si svolta ancora a sinistra, si percorre la statale in direzione Sora/Frosinone per km 3,5 e si arriva ad un incrocio con semaforo. Sulla destra inizia la strada per Roccasecca; si raggiunge il centro abitato dopo 3,7 km.
Arrivando da Roma si potrebbe uscire anche al casello di Ceprano: percorrendo la Casilina si arriverebbe facendo qualche chilometro in meno ma si impiegherebbe qualche minuto in più.

            Presentazione
Una lunga, spaziosa, accogliente, soleggiata e panoramica piazza caratterizza il centro del paese.

E’ qui che si svolgono tutte le attività (amministrative, religiose, sociali, ricreative) della comunità roccaseccana. Da un lato le eleganti facciate degli antichi palazzi pubblici e privati che si susseguono senza soluzione di continuità, dall’altro i bei giardini pubblici con splendida balconata sull’ampia Valle del Liri.

Sullo sfondo del vialone, in alto, si stagliano maestosi i ruderi del millenario castello

e l’agglomerato del borgo medioevale; in quei luoghi si scrisse la storia dei primi secoli della cittadina di Roccasecca.
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Per gli amanti dell’arte Roccasecca non può essere non visitata. E’ ricco il suo patrimonio artistico e monumentale. Oltre il centro vanno visitate le frazioni Castello e Caprile con le preziose settecentesche chiese e i nobili palazzi; vanno ricercati gli eremi e le chiesette campestri e rupestri;  vanno scoperti i ruderi del millenario castello, fortificazione della famiglia De Aquino a cui appartenne San Tommaso d’Aquino. E per gli amanti della natura a poca distanza si susseguono le selvagge Gole del Melfa.

            Elenco dei monumenti

  • Palazzo Boncompagni - del ‘700, sede del Municipio

  • Seminario - del ‘500, Palazzo baronale fino al 1753, fu sede di molti uffici pubblici ed  ecclesiastici

  • Chiesa Santa Margherita - il primo documento è del 1582, demolita e ricostruita a metà del ‘700,  barocca, nuovi interventi si sono resi necessari a seguito dei danni causati durante l’ultimo conflitto e dal terremoto del 1984; la maggior parte dei quadri è del ‘700

  • Chiesa San Francesco - fine ‘400, demolita e ricostruita a metà del ‘700, barocca 

Altro da visitare fuori dal centro storico

Nella Frazione Castello

  • Chiesa dell’Annunziata - fine ‘400, ricostruita a metà del ‘700, barocca, “chiesa madre”, nell’abside dipinto del 1754, cappella sotterranea
  • Chiesa San Tommaso - ultimata nel 1325, restaurata dal 1972 al 1980, all’interno affreschi del ‘400, busto ligneo di San Tommaso del 1633
  • ruderi del castello con chiesetta Santa Croce e torre cilindrica

Nella Frazione Caprile

  • Chiesa Santa Maria delle Grazie - della fine del '300, ad unica navata, affreschi del ‘400, dipinto del 1586, restaurata a metà del ‘700, barocca

Ed inoltre

  • Chiesa San Rocco
  • Chiesetta rupestre Spirito Santo - antico eremo che si affaccia sul Fiume Melfa
  • Chiesetta rupestre San Michele Arcangelo - antico eremo presso la Frazione di Caprile
  • Chiesetta campestre San Vito
  • Chiesetta campestre San Pietro Campea

in basso Chiesa San Rocco,
al centro Chiesa dell’Annunziata nel Borgo Castello
in alto Chiesa San Tommaso ai piedi delle mura castellane

            Brevi cenni di storia
Il 994 è l’anno di fondazione di Roccasecca. In quella data l’Abate Mansone di Montecassino diede  inizio alla costruzione delle prime fortificazioni per poter meglio difendere i territori dell’Abbazia. Subito distrutte dai Conti di Aquino vennero da loro stessi presto riedificate.
Nel corso del medioevo il Castello, con il suo borgo, appartenne alla famiglia De Aquino, spesso in lotta con i monaci della vicina Abbazia per il possesso del territorio.
L’attuale centro abitato, distaccato dall’antico borgo ed oggi sede del Municipio, ha origini più recenti. Venne realizzato infatti a partire dalla metà del XVI secolo. Era il periodo dove meno venivano le funzioni difensive dei castelli e i popoli preferivano costruire dove più agevolmente potevano svolgere le quotidiane attività. E fu in quello stesso periodo che nasceva la Frazione Caprile.
Il 05 maggio 1583 Giacomo Boncompagni, figlio di Papa Gregorio XIII e già duca di Sora, acquistò da Alfonso d’Avalos de Aquino i borghi di Roccasecca, Aquino ed Arpino. La famiglia Boncompagni ne tenne il possesso fino al 12 agosto 1796, data in cui tutti questi territori tornarono in possesso del regio demanio.

ingressi del Seminario

elegante edificio scolastico

            Qualche notizia
Il 14 settembre 1974 è una data da non dimenticare per la comunità di Roccasecca: Papa Paolo VI vi venne in visita commemorando il settimo centenario della morte di San Tommaso.
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Nel castello di Roccasecca nacque San Tommaso d’Aquino. All’epoca il castello apparteneva alla Contea d’Aquino. Da qui nasce la disputa tra le due cittadine per pretenderne il diritto di appartenenza: disputa che probabilmente mai si risolverà in quanto, stante così i fatti, entrambe possono e potranno vantarne la paternità.
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A metà del ‘700 si decise di demolire e ricostruire in forme barocche le chiese dell’Annunziata, di Santa Margherita e di San Francesco; nello stesso periodo, sempre in stile barocco, venne restaurata la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
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La linea ferroviaria Roccasecca-Arce venne inaugurata il 4 dicembre 1884. Il 1° luglio 1891 divenne funzionante anche il tratto  che congiungeva Arce alla cittadina di Sora. Il 10 ottobre 1895 si raggiunse Balsorano. Finalmente, il 20 agosto 1902, si poté raggiungere in treno la città marsicana di Avezzano; effettivamente la realizzazione di quest’ultimo segmento fu più complessa in quanto per attraversare la tortuosa Valle di Roveto fu necessario scavare 6 chilometri di gallerie.
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Con orgoglio a Roccasecca si ricorda e si celebra (tante sono le manifestazioni) il famoso e virtuoso artista Severino Gazzelloni (05-01-1919/21-11-1992). Flautista di fama internazionale, fu attratto dalla musica all’età di soli sette anni. I suoi primi maestri subito ne intravidero le notevoli doti e lo seguirono con grande attenzione. Iniziò con la banda musicale di Roccasecca per ritrovarsi nel 1944, appena venticinquenne, nell’Orchestra sinfonica della RAI. Girò il mondo e venne considerato tra i più grandi flautisti di tutti i tempi. Nel suo repertorio non ebbe un unico genere musicale ma spaziò con grande semplicità dalla musica leggera e popolare a quella culturale ed antica. Gazzelloni si distinse anche per il profondo impegno profuso nell’attività didattica organizzando corsi e seminari finalizzati alla diffusione e alla conoscenza di uno strumento ancora poco noto prima del suo avvento. Un busto nella piazza centrale del paese lo rende quotidianamente vivo agli occhi dei suoi compaesani.
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“Piazza le Forbicette”. Come in tutte le piazze del mondo anche nella piazza di Roccasecca si era soliti incontrarsi e spettegolare (sforbiciare) sugli amici paesani. Da qui nacque il simpatico nomignolo con cui un tempo solitamente ci si riferiva alla piazza principale.

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