ROCCASECCA
altezza m. 245
abitanti 7430 circa
altezza m. 245
abitanti 7430 circa
Come
arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1 si esce al casello
autostradale di Pontecorvo. Svoltando verso sinistra si raggiunge in breve la
SS6 Casilina (km 2,5). Si svolta ancora a sinistra, si percorre la statale in
direzione Sora/Frosinone per km 3,5 e si arriva ad un incrocio con semaforo.
Sulla destra inizia la strada per Roccasecca; si raggiunge il centro abitato
dopo 3,7 km.
Arrivando da Roma si potrebbe uscire anche al casello di Ceprano: percorrendo la Casilina si arriverebbe facendo qualche chilometro in meno ma si impiegherebbe qualche minuto in più.
Arrivando da Roma si potrebbe uscire anche al casello di Ceprano: percorrendo la Casilina si arriverebbe facendo qualche chilometro in meno ma si impiegherebbe qualche minuto in più.
Presentazione
Una lunga, spaziosa, accogliente, soleggiata e
panoramica piazza caratterizza il centro del paese.
E’ qui che si svolgono tutte le attività (amministrative,
religiose, sociali, ricreative) della comunità roccaseccana. Da un lato le
eleganti facciate degli antichi palazzi pubblici e privati che si susseguono
senza soluzione di continuità, dall’altro i bei giardini pubblici con splendida
balconata sull’ampia Valle del Liri.
Sullo sfondo del vialone, in alto, si stagliano
maestosi i ruderi del millenario castello
e l’agglomerato del borgo medioevale; in quei luoghi
si scrisse la storia dei primi secoli della cittadina di Roccasecca.
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Per gli amanti dell’arte Roccasecca non può essere non
visitata. E’ ricco il suo patrimonio artistico e monumentale. Oltre il centro
vanno visitate le frazioni Castello e Caprile con le preziose settecentesche
chiese e i nobili palazzi; vanno ricercati gli eremi e le chiesette campestri e
rupestri; vanno scoperti i ruderi del
millenario castello, fortificazione della famiglia De Aquino a cui appartenne
San Tommaso d’Aquino. E per gli amanti della natura a poca distanza si
susseguono le selvagge Gole del Melfa. Elenco dei monumenti
- Palazzo Boncompagni - del ‘700, sede del Municipio
- Seminario - del ‘500, Palazzo baronale fino al 1753, fu sede di molti uffici pubblici ed ecclesiastici
- Chiesa Santa Margherita - il primo documento è del 1582, demolita e ricostruita a metà del ‘700, barocca, nuovi interventi si sono resi necessari a seguito dei danni causati durante l’ultimo conflitto e dal terremoto del 1984; la maggior parte dei quadri è del ‘700
- Chiesa San Francesco - fine ‘400, demolita e ricostruita a metà del ‘700, barocca
Altro da
visitare fuori dal centro storico
Nella Frazione Castello
- Chiesa dell’Annunziata - fine ‘400, ricostruita a metà del ‘700, barocca, “chiesa madre”, nell’abside dipinto del 1754, cappella sotterranea
- Chiesa San Tommaso - ultimata nel 1325, restaurata dal 1972 al 1980, all’interno affreschi del ‘400, busto ligneo di San Tommaso del 1633
- ruderi del castello con chiesetta Santa Croce e torre cilindrica
Nella Frazione Caprile
- Chiesa Santa Maria delle Grazie - della fine del '300, ad unica navata, affreschi del ‘400, dipinto del 1586, restaurata a metà del ‘700, barocca
Ed inoltre
- Chiesa San Rocco
- Chiesetta rupestre Spirito Santo - antico eremo che si affaccia sul Fiume Melfa
- Chiesetta rupestre San Michele Arcangelo - antico eremo presso la Frazione di Caprile
- Chiesetta campestre San Vito
- Chiesetta campestre San Pietro Campea
in basso Chiesa San Rocco,
al centro Chiesa dell’Annunziata nel Borgo Castello
in alto Chiesa San Tommaso ai piedi delle mura castellane
al centro Chiesa dell’Annunziata nel Borgo Castello
in alto Chiesa San Tommaso ai piedi delle mura castellane
Brevi cenni
di storia
Il 994 è l’anno di fondazione di Roccasecca. In quella data l’Abate Mansone di Montecassino diede inizio alla costruzione delle prime fortificazioni per poter meglio difendere i territori dell’Abbazia. Subito distrutte dai Conti di Aquino vennero da loro stessi presto riedificate.
Il 994 è l’anno di fondazione di Roccasecca. In quella data l’Abate Mansone di Montecassino diede inizio alla costruzione delle prime fortificazioni per poter meglio difendere i territori dell’Abbazia. Subito distrutte dai Conti di Aquino vennero da loro stessi presto riedificate.
Nel corso del medioevo il Castello, con il suo borgo,
appartenne alla famiglia De Aquino, spesso in lotta con i monaci della vicina
Abbazia per il possesso del territorio.
L’attuale centro abitato, distaccato dall’antico borgo ed oggi
sede del Municipio, ha origini più recenti. Venne realizzato infatti a partire
dalla metà del XVI secolo. Era il periodo dove meno venivano le funzioni
difensive dei castelli e i popoli preferivano costruire dove più agevolmente
potevano svolgere le quotidiane attività. E fu in quello stesso periodo che nasceva
la Frazione Caprile.
Il 05 maggio 1583 Giacomo Boncompagni, figlio di Papa
Gregorio XIII e già duca di Sora, acquistò da Alfonso d’Avalos de Aquino i
borghi di Roccasecca, Aquino ed Arpino. La famiglia Boncompagni ne tenne il
possesso fino al 12 agosto 1796, data in cui tutti questi territori tornarono
in possesso del regio demanio.
ingressi del Seminario
elegante edificio scolastico
Qualche notizia
Il 14 settembre 1974 è una data da non dimenticare per la
comunità di Roccasecca: Papa Paolo VI vi venne in visita commemorando il
settimo centenario della morte di San Tommaso.
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Nel castello di Roccasecca nacque San Tommaso d’Aquino.
All’epoca il castello apparteneva alla Contea d’Aquino. Da qui nasce la disputa
tra le due cittadine per pretenderne il diritto di appartenenza: disputa che
probabilmente mai si risolverà in quanto, stante così i fatti, entrambe possono
e potranno vantarne la paternità.
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A metà del ‘700 si decise di demolire e ricostruire in forme
barocche le chiese dell’Annunziata, di Santa Margherita e di San Francesco;
nello stesso periodo, sempre in stile barocco, venne restaurata la Chiesa di
Santa Maria delle Grazie.
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La linea ferroviaria Roccasecca-Arce venne inaugurata il 4
dicembre 1884. Il 1° luglio 1891 divenne funzionante anche il tratto che congiungeva Arce alla cittadina di Sora.
Il 10 ottobre 1895 si raggiunse Balsorano. Finalmente, il 20 agosto 1902, si
poté raggiungere in treno la città marsicana di Avezzano; effettivamente la
realizzazione di quest’ultimo segmento fu più complessa in quanto per
attraversare la tortuosa Valle di Roveto fu necessario scavare 6 chilometri di
gallerie.
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Con orgoglio a Roccasecca si ricorda e si celebra (tante
sono le manifestazioni) il famoso e virtuoso artista Severino Gazzelloni
(05-01-1919/21-11-1992). Flautista di fama internazionale, fu attratto dalla
musica all’età di soli sette anni. I suoi primi maestri subito ne intravidero
le notevoli doti e lo seguirono con grande attenzione. Iniziò con la banda
musicale di Roccasecca per ritrovarsi nel 1944, appena venticinquenne,
nell’Orchestra sinfonica della RAI. Girò il mondo e venne considerato tra i più
grandi flautisti di tutti i tempi. Nel suo repertorio non ebbe un unico genere
musicale ma spaziò con grande semplicità dalla musica leggera e popolare a
quella culturale ed antica. Gazzelloni si distinse anche per il profondo impegno
profuso nell’attività didattica organizzando corsi e seminari finalizzati alla
diffusione e alla conoscenza di uno strumento ancora poco noto prima del suo
avvento. Un busto nella piazza centrale del paese lo rende quotidianamente vivo
agli occhi dei suoi compaesani.
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“Piazza le Forbicette”. Come in tutte le piazze del
mondo anche nella piazza di Roccasecca si era soliti incontrarsi e spettegolare
(sforbiciare) sugli amici paesani. Da qui nacque il simpatico nomignolo con cui
un tempo solitamente ci si riferiva alla piazza principale.
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