CASTRO DEI VOLSCI
altezza m. 385
abitanti 4650 circa
Come
arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1, si esce al casello con
l’indicazione di Frosinone. Si prende verso destra la SR156 Monte Lepini con
direzione Latina/Terracina/Ceccano. Meno di tre chilometri e si svolta a
sinistra, verso Ceccano; l’incrocio è ben segnalato. Dopo 6 chilometri si
arriva a Ceccano. Si attraversa il paese senza mai svoltare, proseguendo (dove
segnalato) verso Amaseno/Vallecorsa/Gaeta. Si percorrono altri 10 km sulla
SR637 per Gaeta e si arriva ad un successivo incrocio. Da qui, seguendo le
segnalazioni, si raggiunge il centro storico di Castro dei Volsci dopo aver
percorso altri 3 km.
Provenendo da Napoli, sempre percorrendo l’A1, bisogna
invece uscire al casello di Ceprano. Da qui, seguendo le indicazioni per
Castro, si arriva nel centro storico percorrendo 14 km. Prima di salire
sull’antico borgo, si attraversa la frazione di Madonna del Piano.
Presentazione
Castro dei Volsci è uno spettacolare balcone (non è
esagerato dirlo) sulla vallata sottostante che si espande dalla provincia
romana alla piana cassinese.
Una grossa porzione del Lazio meridionale è praticamente
sotto osservazione; è questo il motivo per cui Castro fu sempre considerata
dallo Stato Pontificio una rocca di prim’ordine. Senza considerare poi che, tra
i Monti Ausoni, controllava uno dei passaggi principali che permetteva di collegare
l’entroterra con le zone costiere. Ma il panorama mozzafiato non è la sola
peculiarità di questo piccolo borgo che regala al visitatore angoli suggestivi
tra vicoli, antichissime abitazioni e tratti di turrite mura. E non per ultimo,
ma per non dimenticare gli scempi di una ingiusta ed odiosa guerra, giunti
sulla sommità della rocca, trasformata oggi in un’ampia e panoramica terrazza, non
si può non fermarsi a meditare e riflettere al cospetto del Monumento dedicato alla
Mamma Ciociara.
Elenco dei monumenti
- Chiesa Santa
Oliva - prima notizia è nella Bolla Papale del 28-11-1125, nel ‘6-700 rifatta
in stile barocco, nel
1982 ultimati lavori della facciata, della cupola e del campanile
- Chiesa San Nicola
- fuori le mura, prima menzione del 1087, ampliata successivamente, di fianco venne
realizzato un piccolo monastero, affreschi del XIII secolo
- Chiesa Santa
Maria - probabile prima costruzione tra il 1156 e il 1160
- Torre
dell’Orologio con Porta Civita - la porta faceva parte della prima cinta
muraria realizzata nel X secolo,
la torre con orologio è del ‘400
- Casa Colonna
- Palazzo
Martini - detta anche Casa Gregorio
- Porta della
Valle - realizzata con la seconda cinta muraria nel XII-XIII secolo
- Torrione di
Porta della Valle
- Monumento
alla Mamma Ciociara - inaugurato il 03-06-1964, a ricordo di crimini di guerra (vedi sotto)
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Area
Archeologica della frazione Madonna del Piano - dalla tarda età repubblicana
del I secolo a.C. all’Alto
Medievo del VII e VIII secolo d.C.
- ruderi di
Monte Nero
- Fontana
Sant’Andrea e lavatoio - all’ingresso del paese
la piazza centrale
Brevi cenni
di storia
Nel VI secolo d.C. iniziò a formarsi un primo piccolo nucleo
abitato intorno l’oratorio di San Nicola. Con le invasioni del IX e X secolo si
ebbe la necessità di erigere una cinta muraria che proteggesse le abitazioni
che si andavano ampliando. Ma nei secoli successivi queste superarono
l’originaria cinta e quindi, nei secoli XII e XIII, venne costruita una seconda
cinta muraria più a valle ed in grado di abbracciare tutto il centro abitato.
Per la sua strategica posizione la Chiesa Romana preferì
mantenerne il controllo diretto del borgo affidandone l’amministrazione a castellani
di fiducia.
Nel XV secolo la potente famiglia Colonna, con l’avvento sul
soglio pontificio di un suo membro, Oddone Colonna, con il nome di Papa Martino
V, iniziò ad impossessarsi di molti feudi. Fu così anche per Castro. Tra
alterne vicende e dure lotte tra le nobili famiglie romane, i Colonna
governarono il borgo tra la prima metà del XV secolo e il 1798.
Successivamente, nel 1816, rinunciarono a ogni diritto giurisdizionale.
angusti vicoli e massima
ottimizzazione degli spazi
Qualche notizia
La Chiesa di San Nicola è ubicata appena fuori le mura e si
trova lì dove un tempo vi erano le antiche Porte di Ferro (o di Santo Stefano)
e della Portella. E un motivo c’è: San Nicola era considerato il Santo custode
delle porte di accesso alle città. In molti centri abitati, infatti, le chiese
intitolate a San Nicola furono realizzate subito fuori le mura.
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Non si può non ricordare che qui nacque il grande
attore Nino Manfredi (1921-2004). Nel 2014 gli venne dedicato il Centro
Culturale Polifunzionale in cui fu allestita anche una mostra permanente sulla
vita dell’indimenticabile professionista.
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Nel 1964 il Monumento alla Mamma Ciociara (
foto di
copertina) venne posto simbolicamente sulla rocca di Castro dei Volsci come
testimonianza delle indescrivibili sofferenze inferte alle donne (ma non solo)
dei paesi a ridosso dei Monti Aurunci le 48 ore successive allo sfondamento
della Linea Gustav posizionata a Cassino. Gli autori furono selvaggi criminali nordafricani
camuffati sotto le indegne divise alleate del battaglione coloniale francese.
Gli stessi tedeschi, che a crimini non scherzavano (basta ricordare i
rastrellamenti con fucilazioni di massa), avevano terrore di questi tagliateste
(la sciabola era la loro arma preferita).
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Le mura di cinta del centro abitato medioevale
avevano tre porte d’ingresso: Porta della Valle, Porta di Ferro e Porta
dell’Ulivo. Per accedere nella zona alta, adiacente la Rocca, quale ultimo
baluardo difensivo, bisognava superare un’altra cinta muraria attraverso la
Porta dell’Orologio. Oggi il perimetro di questa fortificazione posta più in
alto è delimitato dalla Via Civita che ne ricalca il tracciato.
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