16 marzo, 2022

 

CASTRO DEI VOLSCI
altezza m. 385
abitanti 4650 circa

            Come arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1, si esce al casello con l’indicazione di Frosinone. Si prende verso destra la SR156 Monte Lepini con direzione Latina/Terracina/Ceccano. Meno di tre chilometri e si svolta a sinistra, verso Ceccano; l’incrocio è ben segnalato. Dopo 6 chilometri si arriva a Ceccano. Si attraversa il paese senza mai svoltare, proseguendo (dove segnalato) verso Amaseno/Vallecorsa/Gaeta. Si percorrono altri 10 km sulla SR637 per Gaeta e si arriva ad un successivo incrocio. Da qui, seguendo le segnalazioni, si raggiunge il centro storico di Castro dei Volsci dopo aver percorso altri 3 km.
Provenendo da Napoli, sempre percorrendo l’A1, bisogna invece uscire al casello di Ceprano. Da qui, seguendo le indicazioni per Castro, si arriva nel centro storico percorrendo 14 km. Prima di salire sull’antico borgo, si attraversa la frazione di Madonna del Piano.

            Presentazione
Castro dei Volsci è uno spettacolare balcone (non è esagerato dirlo) sulla vallata sottostante che si espande dalla provincia romana alla piana cassinese.

Una grossa porzione del Lazio meridionale è praticamente sotto osservazione; è questo il motivo per cui Castro fu sempre considerata dallo Stato Pontificio una rocca di prim’ordine. Senza considerare poi che, tra i Monti Ausoni, controllava uno dei passaggi principali che permetteva di collegare l’entroterra con le zone costiere. Ma il panorama mozzafiato non è la sola peculiarità di questo piccolo borgo che regala al visitatore angoli suggestivi tra vicoli, antichissime abitazioni e tratti di turrite mura. E non per ultimo, ma per non dimenticare gli scempi di una ingiusta ed odiosa guerra, giunti sulla sommità della rocca, trasformata oggi in un’ampia e panoramica terrazza, non si può non fermarsi a meditare e riflettere al cospetto del Monumento dedicato alla Mamma Ciociara.

            Elenco dei monumenti

  • Chiesa Santa Oliva - prima notizia è nella Bolla Papale del 28-11-1125, nel ‘6-700 rifatta in stile barocco, nel 1982 ultimati lavori della facciata, della cupola e del campanile

  • Chiesa San Nicola - fuori le mura, prima menzione del 1087, ampliata successivamente, di fianco venne realizzato un piccolo monastero, affreschi del XIII secolo

  • Chiesa Santa Maria - probabile prima costruzione tra il 1156 e il 1160
  • Torre dell’Orologio con Porta Civita - la porta faceva parte della prima cinta muraria realizzata nel X secolo, la torre con orologio è del ‘400

  • Casa Colonna
  • Palazzo Martini - detta anche Casa Gregorio
  • Porta della Valle - realizzata con la seconda cinta muraria nel XII-XIII secolo

  • Torrione di Porta della Valle

  • Monumento alla Mamma Ciociara - inaugurato il 03-06-1964, a ricordo di crimini di guerra (vedi sotto)

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • Area Archeologica della frazione Madonna del Piano - dalla tarda età repubblicana del I secolo a.C. all’Alto Medievo del VII e VIII secolo d.C.
  • ruderi di Monte Nero
  • Fontana Sant’Andrea e lavatoio - all’ingresso del paese

la piazza centrale

            Brevi cenni di storia
Nel VI secolo d.C. iniziò a formarsi un primo piccolo nucleo abitato intorno l’oratorio di San Nicola. Con le invasioni del IX e X secolo si ebbe la necessità di erigere una cinta muraria che proteggesse le abitazioni che si andavano ampliando. Ma nei secoli successivi queste superarono l’originaria cinta e quindi, nei secoli XII e XIII, venne costruita una seconda cinta muraria più a valle ed in grado di abbracciare tutto il centro abitato.
Per la sua strategica posizione la Chiesa Romana preferì mantenerne il controllo diretto del borgo affidandone l’amministrazione a castellani di fiducia.
Nel XV secolo la potente famiglia Colonna, con l’avvento sul soglio pontificio di un suo membro, Oddone Colonna, con il nome di Papa Martino V, iniziò ad impossessarsi di molti feudi. Fu così anche per Castro. Tra alterne vicende e dure lotte tra le nobili famiglie romane, i Colonna governarono il borgo tra la prima metà del XV secolo e il 1798. Successivamente, nel 1816, rinunciarono a ogni diritto giurisdizionale.

angusti vicoli e massima ottimizzazione degli spazi

            Qualche notizia
La Chiesa di San Nicola è ubicata appena fuori le mura e si trova lì dove un tempo vi erano le antiche Porte di Ferro (o di Santo Stefano) e della Portella. E un motivo c’è: San Nicola era considerato il Santo custode delle porte di accesso alle città. In molti centri abitati, infatti, le chiese intitolate a San Nicola furono realizzate subito fuori le mura.
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Non si può non ricordare che qui nacque il grande attore Nino Manfredi (1921-2004). Nel 2014 gli venne dedicato il Centro Culturale Polifunzionale in cui fu allestita anche una mostra permanente sulla vita dell’indimenticabile professionista.
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Nel 1964 il Monumento alla Mamma Ciociara (foto di copertina) venne posto simbolicamente sulla rocca di Castro dei Volsci come testimonianza delle indescrivibili sofferenze inferte alle donne (ma non solo) dei paesi a ridosso dei Monti Aurunci le 48 ore successive allo sfondamento della Linea Gustav posizionata a Cassino. Gli autori furono selvaggi criminali nordafricani camuffati sotto le indegne divise alleate del battaglione coloniale francese. Gli stessi tedeschi, che a crimini non scherzavano (basta ricordare i rastrellamenti con fucilazioni di massa), avevano terrore di questi tagliateste (la sciabola era la loro arma preferita).
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Le mura di cinta del centro abitato medioevale avevano tre porte d’ingresso: Porta della Valle, Porta di Ferro e Porta dell’Ulivo. Per accedere nella zona alta, adiacente la Rocca, quale ultimo baluardo difensivo, bisognava superare un’altra cinta muraria attraverso la Porta dell’Orologio. Oggi il perimetro di questa fortificazione posta più in alto è delimitato dalla Via Civita che ne ricalca il tracciato.

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