09 marzo, 2022

 

PIEDIMONTE SAN GERMANO
altezza m. 115
abitanti 6470 circa 

            Come arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1, si esce al casello con l’indicazione di Cassino. Si prende la Superstrada Cassino/Formia con direzione Cassino. Dopo 2,6 km si arriva sulla SS6 Casilina, all’ingresso della città di Cassino. Si prosegue sulla statale in direzione Roma. Piedimonte San Germano si raggiunge dopo altri 5,5 chilometri.

            Presentazione
Nominare oggi Piedimonte San Germano significa parlare della parte bassa del paese. Disposta a ridosso della Casilina, pianeggiante, si sviluppa prevalentemente sul lato a monte. Ricca di attività commerciali, con l’avvento dello Stabilimento Fiat si è notevolmente ingrandito e si presenta come un centro moderno, attivo e prosperoso.

Ma l’origine del paese sta in alto. Il centro storico è situato sulle ultimissime propaggini del massiccio di Monte Cairo e si affaccia, non distante, sulla parte moderna appena descritta. Oggi tanta popolazione è scesa a valle per comodità ma è pur vero che la guerra rase al suolo le antiche abitazioni e di conseguenza anche Piedimonte Alta è formata da costruzioni del dopoguerra. Di antico sono rimasti solo i ruderi della fortezza che nei secoli del medioevo rappresentò un avamposto difensivo e di controllo fondamentale per l’Abbazia di Montecassino.

            Elenco dei monumenti

  • Chiesa San Nicola

  • Chiesa Santa Maria Assunta - XX secolo

  • ruderi del castello - del 1061

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • Chiesa Sant’Amasio - prima del Mille, primo documento del 1003, antico eremo, sull’omonimo colle adiacente il paese
  • Chiesa Sacro Cuore di Maria - rurale, della metà del XIX secolo, nella frazione Volla adiacente lo Stabilimento FCA (ex FIAT)

lunga scalinata tra Piedimonte Alta e Bassa

Piedimonte Alta 

            Brevi cenni di storia
Già in epoca romana sul sito dell’antica Pesmons esisteva un villaggio. Con la fine dell’Impero iniziarono le invasioni dei barbari che portarono distruzioni e miseria. Nel 577 arrivarono i Longobardi, popolo rozzo e selvaggio. Ma col tempo questi si romanizzarono, si integrarono sempre più con le popolazioni locali e soprattutto, grazie alla regina Teodolinda, si convertirono al Cristianesimo. Fino alla metà dell’VIII secolo Pesmons appartenne alternativamente sia all’Abbazia di Montecassino sia al territorio di Aquino; poi, nel 744, Gisulfo II Duca di Benevento la donò agli abati cassinati. Nel IX secolo la fortificazione venne distrutta dai Saraceni; di conseguenza nell’884 i Conti d’Aquino si rimpossessarono del sito mantenendolo fino al 1067, anno in cui fu consegnato all’Abate Desiderio. Nel frattempo, nel 1061, il Conte di Aquino Adenolfo aveva fatto di nuovo erigere le mura del castello, fortificandolo ulteriormente. Dal 1067 Pesmons rimase sotto il controllo del monastero benedettino fino al 1807 tranne brevi interruzioni: a metà del XII secolo per opera dei Normanni e nel corso della prima metà del XIII secolo durante l’occupazione degli Svevi di Federico II.

resti del castello

            Qualche notizia
Anche Piedimonte, così come altri paesi del luogo, subì pesantemente i bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale; quasi tutto l’abitato venne distrutto ed oggi si possono osservare, purtroppo, pochissime tracce delle antiche costruzioni.
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La tradizione vuole che al tempo del Papa Giulio I (337-352), il sacerdote Amasio venne inviato dallo stesso pontefice a diffondere il cristianesimo in queste terre. Giunto sul colle (oggi chiamato Amasio) fissò la sua dimora sulle rovine di un antico tempietto. E qui fu l’autore di eventi miracolosi. Oggi è il Santo Patrono di Piedimonte e ogni anno, il pomeriggio del 22 gennaio, viene portato in processione dalla Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta alla chiesetta sul colle a lui dedicata.
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Nel 1972 sul territorio comunale venne realizzato lo stabilimento FIAT, oggi FCA. Industria di notevole importanza per tutto il territorio provinciale e limitrofo per lo sviluppo economico, commerciale e per l’occupazione.

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