MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO
altezza m. 438
abitanti 12.700 circa
altezza m. 438
abitanti 12.700 circa
Come
arrivare
Percorrendo la superstrada Ferentino-Sora, si prende l’uscita con l’indicazione Monte San Giovanni Campano. Sull’incrocio successivo, voltando a destra, ci si immette sulla SP278 verso Frosinone. Dopo 400 m. si svolta a sinistra e da qui bisogna percorrere altri 5,8 km.
Percorrendo la superstrada Ferentino-Sora, si prende l’uscita con l’indicazione Monte San Giovanni Campano. Sull’incrocio successivo, voltando a destra, ci si immette sulla SP278 verso Frosinone. Dopo 400 m. si svolta a sinistra e da qui bisogna percorrere altri 5,8 km.
Presentazione
Arrivandovi sotto e guardandola dal basso, si intuisce
quanto apparisse difficile da espugnare agli eserciti che da queste parti
passavano. Edificate su uno sperone roccioso, le mura fortificate garantivano
un ottimo avamposto difensivo per lo Stato della Chiesa, soprattutto in
considerazione del fatto che il confine con il Regno di Napoli, sul fiume Liri,
era a breve distanza. Il castello ancor oggi è per larghi tratti intatto, con
il Maschio, parte dei locali militari e residenziali, le mura sovrapposte e le
torri. Più in basso, ai piedi del castello, sulle meridionali pendici assolate,
si estende l’abitato con l’elegante ed ampia piazza centrale adornata da bei
palazzi; tra tutti il Municipio e la Chiesa Collegiata di Santa Maria della
Valle.
Elenco dei monumenti
- Castello Baronale - fine X secolo, primi documenti del 1110, ampliato e ristrutturato nei secoli, edificato in seguito il palazzo residenziale rinascimentale, torre del maschio del XII secolo, torre pentagonale del XIII secolo
- Collegiata Santa Maria della Valle - del ‘500 sui resti di antica chiesa, altri lavori nel ‘600, nel 1862 ingrandita ed abbellita, a navata unica; all’interno sei cappelle, coro del ‘700, statua lignea della Madonna del Suffragio del ‘500
- Chiesa Santa Margherita - laterale il castello
- Chiesa San Rocco
- Chiesa San Pietro d’Arenula - primi documenti del 1028, restaurata dai Certosini nel 1720, altri importanti rifacimenti nel 1767, del 1999 gli ultimi restauri, viene aperta solo il 29 giugno; all’interno nel presbiterio tela del 1682, nelle navate laterali altri due quadri del ‘600, a destra un confessionale del ‘700
- Palazzo Comunale
- Porta della Scrima
- Porta San Rocco
- Porta dei Cotardi
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Chiesa Madonna di Canneto
- le tante frazioni sparse nel territorio collinare: Anitrella, Colli, La Lucca, Chiaiamari, Porrino, con le loro chiese e i bei palazzi
immagini del Castello
Brevi cenni
di storia
Le fortificazioni ebbero inizio tra il IX e il X secolo.
Vista la collocazione si chiamava Castrum Forte ma, sul finire dell’XI secolo,
Papa Urbano II ne tramutò il nome in Montis Sancti Johannis per la presenza sul
territorio di un monastero dedicato al santo. I primi documenti che ne danno
notizia sono del 1110 e 1112. Si sviluppò e rappresentò un’importante difesa
militare dello Stato Pontificio, a breve distanza dal confine meridionale con
il Regno di Napoli. Questo fu il ruolo che ebbe per secoli. Un fatto
importante, ma negativo della sua storia, avvenne nel 1495 quando dovette
capitolare sotto gli attacchi dell’esercito di Carlo VIII Re di Francia.
Nel 1157 passò nelle mani dei Conti De Aquino.
Nel 1427 venne concesso ad Antonio Colonna, della nobile
famiglia romana, da Papa Martino V.
Nel 1440, dopo il matrimonio tra Innico D’Avalos e Antonella,
ultima erede dei De Aquino, andò alla nuova famiglia D’Avalos De Aquino.
Nel 1495 subì una durissima sconfitta da parte dell’esercito
francese guidato dal Re Carlo VIII che aspirava ad impossessarsi del Regno di
Napoli (ma dopo qualche mese dovette desistere).
Nel 1592 Papa Clemente VIII gli concesse il privilegio delle
chiavi pontificie e dell’ombrello liturgico.
Dal 1595 fu alle dirette dipendenze della Camera Apostolica e
divenne sede del Governatore Pontificio. Ciò fino all’avvento di Napoleone. Con
la Restaurazione tornò alla Camera Apostolica.
Nel 1832 venne rilevato dai Conti Lucernari.
Nel 1832 venne rilevato dai Conti Lucernari.
il centro storico
Qualche notizia
Il luogo inizialmente era chiamato Castelforte. Nel
1592 fu Papa Clemente VIII che cambiò il nome in Monte San Giovanni. Nel 1872
il toponimo venne definitivamente modificato con l’aggiunta di “Campano”;
questo per distinguerlo dall’altro Monte San Giovanni che a sua volta fu
chiamato “in Sabina”.
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Il castello era munito di doppia cinta muraria.
Quattordici erano le torri, sia a base circolare che quadrata, che univano la
cortina. Le porte d’ingresso erano cinque di cui tre ancora esistono: Porta dei
Cotardi, Porta della Scrima e Porta San Rocco. Le altre erano dette dell’Orione
e della Valle. L’intera struttura era divisa in due parti. Una era adibita per
la difesa militare, con torrioni ed alloggi per i soldati (ne poteva contenere
addirittura settecento); nell’altra vi era la residenza del barone e la sua
famiglia.
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In una stanza di questo castello fu rinchiuso nel
1242, e per i successivi due anni, San Tommaso d’Aquino; la sua famiglia non
voleva che iniziasse la vita mendicante dei Padri Domenicani. In seguito la stanza venne trasformata prima in
cappella e dopo, da Isabella D’Avalos de Aquino, in oratorio.
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