ARNARA
altezza m. 250
abitanti 2300 circa
altezza m. 250
abitanti 2300 circa
Come
arrivare
Arnara non è in posizione agevole per chi arriva da
lontano. Per i locali è invece sufficiente percorrere la SS6 Casilina; all’altezza
del km 91,500, pochi chilometri a sud di Frosinone, c’è il bivio per il paese,
adeguatamente segnalato. Da qui, per raggiungere Arnara, bisogna percorrere 4,5
chilometri.
In autostrada, per arrivare al bivio sulla Casilina sopra descritto e arrivando da sud, si esce a Ceprano. E’ più complesso il tragitto arrivando dal nord; uscendo in autostrada a Frosinone, per via più complicata e passando per il Comune di Ceccano, bisogna percorrere complessivamente circa 15 chilometri seguendo con molta attenzione le indicazioni prima per Ceccano e successivamente per Pofi/Arnara (in alternativa dal casello autostradale si può raggiungere la Casilina attraversando Frosinone).
In autostrada, per arrivare al bivio sulla Casilina sopra descritto e arrivando da sud, si esce a Ceprano. E’ più complesso il tragitto arrivando dal nord; uscendo in autostrada a Frosinone, per via più complicata e passando per il Comune di Ceccano, bisogna percorrere complessivamente circa 15 chilometri seguendo con molta attenzione le indicazioni prima per Ceccano e successivamente per Pofi/Arnara (in alternativa dal casello autostradale si può raggiungere la Casilina attraversando Frosinone).
Presentazione
E’ bene premettere che un castello così, con queste
caratteristiche, su un enorme blocco di tufo modellato al fine di adattarsi
alle sovrastanti mura, in pietra tufacea, dal colore bruno/rossastro, fortemente
slanciato verso l’alto, in un colpo d’occhio unico nel suo genere nel
territorio della provincia di Frosinone, non si può non andare ad ammirare.
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Come gli altri castelli del circondario, Arnara è
situata su uno dei tanti colli della valle. Si parcheggia in un piazzale fuori
le mura adiacente il Municipio. In corrispondenza della piazza, si entra nel
borgo attraverso la Porta Nuova. Si percorre un primo tratto passando sotto
arcate e supportici che sorreggono le antiche abitazioni che tra loro si
intersecano quasi senza soluzione di continuità.Domina la pietra tufacea bruna rossastra delle facciate
delle abitazioni, dei portali, delle cornici delle finestre, delle arcate. E’
in questo primo tratto di percorso che forte è la sensazione di rivivere i
secoli del medioevo.
Superato un ultimo supportico, ad angolo, una breve stradina
in salita conduce in piazza San Nicola ove si affaccia l’omonima chiesa con,
distaccata di qualche metro, la torre campanaria. Poche decine di metri in
piano e si giunge ai piedi del maestoso ed antico castello. Su uno sperone di
tufo si sollevano le alte ed ancora intatte mura anch’esse realizzate, ovviamente,
esclusivamente in pietra tufacea. Da osservare come lo sperone roccioso sia
stato sapientemente modellato al fine di apparire perfettamente in linea con le
sovrastanti mura.
Proseguendo per il vicolo si discende di poche decine di metri per uscire dal borgo (sul lato opposto da dove si è entrati) superando un’antica porta. Poco distante, fuori le mura, la Chiesa di San Sebastiano. Caratteristiche sono anche via Rua (che dal castello scende dritta in basso)
Proseguendo per il vicolo si discende di poche decine di metri per uscire dal borgo (sul lato opposto da dove si è entrati) superando un’antica porta. Poco distante, fuori le mura, la Chiesa di San Sebastiano. Caratteristiche sono anche via Rua (che dal castello scende dritta in basso)
e via Campo dei Fiori
che si protende in piano nella parte bassa del paese, all’interno delle mura (oggi non più evidenti perché inglobate dalle abitazioni), e da essa si dipartono, a salire, brevi e caratteristici vicoletti.
Elenco dei monumenti
- Il Castello - XI secolo, rifacimenti del ‘500
- Chiesa San Nicola - del XIII secolo, edificata su preesistente costruzione, modifiche ed ampliamenti del ‘700
- Chiesa San Sebastiano - XVII secolo, importanti rifacimenti del ‘700
- Porta Nuova - di fronte la piazza/parcheggio del Municipio
- Porta sotto il castello - lato Chiesa San Sebastiano
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Chiesa Madonna del Carmine
Brevi cenni
di storia
Una prima torre di avvistamento potrebbe essere stata
realizzata dai Longobardi nell’VIII secolo (probabilmente nel 756 dal Re
Astolfo in guerra con il Papa).
Le prime notizie documentate (Cronaca di Fossanova) risalgono
invece al 1121 e indicano il castello quale possedimento dei Conti da Ceccano.
L’ultimo di questa famiglia che ne ebbe il possesso fu Antonio da Ceccano
durante il pontificato di Papa Eugenio IV (1431-1437).
Dalla metà del XV secolo al 1816, salvo alcuni periodi, Arnara appartenne alla nobile famiglia romana dei Colonna.
Dalla metà del XV secolo al 1816, salvo alcuni periodi, Arnara appartenne alla nobile famiglia romana dei Colonna.
il Municipio
Qualche notizia
Erano 15 i feudi appartenenti allo Stato colonnese di Pofi:
Pofi, Arnara, Sonnino, Ceccano, Patrica, Falvaterra, Vallecorsa, Castro, Ripi,
Santo Stefano, San Lorenzo (Amaseno), Giuliano, Morolo, Sgurgola e Supino. Pofi
era sede quindi dell’Uditorato generale.
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La Cronaca di Fossanova riporta alcuni fatti avvenuti ad
Arnara nel corso del XII secolo. Nel 1143, per motivi imprecisati ma
probabilmente per eventi naturali, si verificò il crollo del mastio. Nel 1167
nell’abitato si sviluppò un violento incendio: anche in questo caso non se ne
conosce l’origine.
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Effettivamente, come già fatto notare da altre parti, il
serbatoio dell’acqua pubblica con le sembianze di antica torre, quasi ad
ergersi quale maschio del castello, non è un gran vedere. Fermo restando che
certe opere sono ineludibili, qualche accorgimento in più a difesa del
patrimonio architettonico antico forse andrebbe osservato.
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