SAN VITTORE DEL LAZIO
altezza m. 210
abitanti 2570 circa
altezza m. 210
abitanti 2570 circa
Come
arrivare
San Vittore del Lazio ha un casello autostradale sul proprio territorio con l’indicazione del paese stesso. È la prima uscita a sud di Cassino e l’’ultima in territorio laziale; subito dopo è Campania. Dal casello, meno di cinque chilometri su percorso molto semplice e si arriva in paese.
San Vittore del Lazio ha un casello autostradale sul proprio territorio con l’indicazione del paese stesso. È la prima uscita a sud di Cassino e l’’ultima in territorio laziale; subito dopo è Campania. Dal casello, meno di cinque chilometri su percorso molto semplice e si arriva in paese.
Presentazione
San Vittore del Lazio, a breve distanza dalla
direttrice della Casilina, si pone sul confine con il territorio campano e, più
internamente, con quello molisano. Non per altro, sulla vetta della “sua”
montagna, Monte Sambucaro, vi è il confine fra le tre regioni. Il paese,
rialzato dalla sottostante valle, dispone di un bel terrazzo panoramico sistemato
con giardini e vialetti e collocato tra la Torre Civica e la Chiesa
parrocchiale di Santa Maria della Rosa; è la parte migliore del borgo. Poco più
in basso, leggermente defilato, si può visitare il monumento probabilmente di
maggior pregio del centro storico: la Chiesa di San Nicola.
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Per raggiungere Monte Sambucaro bisogna inoltrarsi
nelle zone interne, in direzione della Frazione Radicosa. Con grande sorpresa,
dopo pochi chilometri, si scopre che si sta attraversando una stretta valle
selvaggia ed impervia, solcata da un profondo canalone su cui a mezza costa
corre la strada che conduce verso la frazione. L’ambiente è straordinario ed
ammirarlo vale quanto affrontare (per chi lo desidera) la successiva salita a
piedi per il Sambucaro. Elenco dei monumenti
- Chiesa San Nicola - probabilmente del X secolo, all’interno affreschi dall’XI al XIV secolo
- Chiesa Santa Maria della Rosa - del ‘500, più volte ricostruita
- Arco d’ingresso al castello - in Piazza Municipio
- Torre Civica
- Supportico
- resti di mura di cinta e di qualche torre - inizialmente le torri erano 23 con base circolare o quadrata
- Fontana in piazza Municipio - di fine ‘800
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Chiesa Maria SS. Del Rosario - nella contrada montana della Radicosa, costruita dagli abitanti stessi nel 1880
- Chiesa di San Sebastiano - facciata e affreschi del ‘500
- Mura poligonali - di origine sannitica, alle falde del Monte Sambucaro
Brevi cenni
di storia
Probabilmente il primo nucleo abitato nacque tra il IX e il X
secolo quando si iniziò a costruire intorno ad una chiesa benedettina. La prima
testimonianza documentata risale all’anno 1057; si tratta di un atto in cui si
conferma l’appartenenza del luogo al Monastero di San Benedetto.
Nel corso del XV secolo il castello passò alla famiglia Mancini di Venafro. Quando questi si estinsero gli subentrarono i Mancini del ramo di Napoli, all’epoca Marchesi di Fusignano. Nei secoli successivi furono loro i signori del borgo ma senza mai risiedervi. Questo fino all’800, quando il Conte Antonio Mancini ereditò tutte le proprietà della famiglia in Terra di Lavoro e trasferì la propria residenza in quel di San Vittore.
Nel corso del XV secolo il castello passò alla famiglia Mancini di Venafro. Quando questi si estinsero gli subentrarono i Mancini del ramo di Napoli, all’epoca Marchesi di Fusignano. Nei secoli successivi furono loro i signori del borgo ma senza mai risiedervi. Questo fino all’800, quando il Conte Antonio Mancini ereditò tutte le proprietà della famiglia in Terra di Lavoro e trasferì la propria residenza in quel di San Vittore.
arco con incastri particolari
San Vittore visto dalle pendici
di Monte Sambucaro
in alto a destra si scorge Montecassino
in alto a destra si scorge Montecassino
Qualche notizia
Così come tanti altri comuni dell’appena costituito Regno
d’Italia, anche San Vittore dovette modificare il proprio nome per non essere
confuso con altri centri del nord. Nell’ottobre del 1862 venne così deciso di
aggiungere le parole “del Lazio” in quanto in antichità il sito era comunemente
chiamato “Castello del Lazio”. Fin qui nessuna novità; ma qual è la curiosità.
In quel periodo San Vittore ricadeva in territorio Campano in quanto
appartenente alla Terra di Lavoro! Solo nel 1927 passò effettivamente alla
Regione Lazio con l’assegnazione alla Provincia di Frosinone.
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Nell’Alto Medioevo giunsero in paese e vi si
stabilirono gruppi di greci. Questi formarono un quartiere fuori le mura
edificando tra l’altro l’antica Chiesa di San Nicola.
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