ALATRI
altezza m. 502
abitanti 28.500 circa
altezza m. 502
abitanti 28.500 circa
Come
arrivare
Si esce al casello di Ferentino e si imbocca la superstrada Ferentino-Sora; si prende l’uscita con l’indicazione Alatri/Fiuggi. Sull’incrocio successivo, voltando a sinistra, ci si immette sulla Strada Regionale 155 di Fiuggi (che proviene da Frosinone da dove inizia 3 km prima). Dopo circa 5,8 km, sulla sinistra, si incontra il bivio per Alatri che appare alta, di fronte, sul colle. Da qui si prosegue per altri 2,8 km e si arriva in centro.
Si esce al casello di Ferentino e si imbocca la superstrada Ferentino-Sora; si prende l’uscita con l’indicazione Alatri/Fiuggi. Sull’incrocio successivo, voltando a sinistra, ci si immette sulla Strada Regionale 155 di Fiuggi (che proviene da Frosinone da dove inizia 3 km prima). Dopo circa 5,8 km, sulla sinistra, si incontra il bivio per Alatri che appare alta, di fronte, sul colle. Da qui si prosegue per altri 2,8 km e si arriva in centro.
Presentazione
Piazza Santa Maria Maggiore rappresenta il centro vitale
cittadino con importanti, eleganti ed antichi edifici che vi si affacciano, tra
cui la Chiesa Santa Maria Maggiore ed il Palazzo Comunale, e con al centro la
monumentale Fontana Pia.
Ma sicuramente la prima immagine che colpisce di
questa cittadina, quando si arriva dalla Strada Statale 155 proveniente da
Frosinone, è l’imponente acropoli con le maestose mura megalitiche incredibilmente
rimaste intatte al trascorrere dei millenni; ed a visitarle da vicino si rimane
stupiti dall’incastro perfetto di enormi blocchi di pietra di forma irregolare.
Così come la Porta Maggiore sormontata da un grosso masso lungo circa quattro metri.
Ma Alatri è anche tanto altro: i palazzi, le chiese la cinta muraria esterna con le belle porte, ma soprattutto è l’atmosfera medioevale che si respira percorrendo i suoi antichi vicoli.
Ma Alatri è anche tanto altro: i palazzi, le chiese la cinta muraria esterna con le belle porte, ma soprattutto è l’atmosfera medioevale che si respira percorrendo i suoi antichi vicoli.
Elenco dei monumenti
Acropoli,
detta Civita:
- Mura Poligonali - opinioni diverse hanno gli storici sulla data della loro costruzione, le più verosimili variano tra il V e III secolo a.C.
- Porta Maggiore - è alta m. 4,5 e larga m. 2,68; ha come architrave un enorme monolite lungo quattro metri
- Porta Minore o Porta dei Falli - alta m. 2,12, larga m. 1,16
- Basilica San Paolo - realizzata sui resti di un tempio pagano dedicato a Saturno, le prime notizie risalgono al 930. Venne ristrutturata radicalmente nel XVIII secolo; la facciata e il campanile furono realizzati tra il 1790 e il 1808 sul modello delle basiliche maggiori romane, l’attico e il timpano vennero aggiunti nel 1884. All’interno un pulpito cosmatesco del 1222
- Vescovado - attiguo alla basilica, ristrutturato nel XVIII secolo
Centro
storico:
- Chiesa Santa Maria Maggiore - fu costruita nel V secolo sulle rovine di un tempio pagano. Ristrutturata nel XIII secolo, con l’aggiunta del campanile, assunse le forme romanico-gotiche che oggi si ammirano. Sulla facciata un imponente rosone del XIV secolo. All’interno il fonte battesimale (sorretto da tre telamoni) e il gruppo ligneo della Madonna di Costantinopoli sono del XIII secolo. Si osservano inoltre: un trittico del Redentore (seconda metà del ‘400), un dipinto della Vergine con Bambino e San Salvatore (prima metà del ‘400) e, nella cappella in fondo alla navata sinistra, un affresco del ‘200 della Madonna della Libera
- Chiesa San Francesco - costruita tra il XIII e XIV secolo, in stile gotico, interno ristrutturato in forme barocche, conserva mantello del XIII secolo la tradizione dice appartenente a San Francesco d’Assisi, attiguo è l’ex convento oggi detto “Il Chiostro”
- Chiesa San Silvestro - a cavallo dell’anno Mille, rimaneggiata più volte, cripta del IX secolo
- Chiesa degli Scolopi - costruita dal 1734 al 1745, oggi chiusa al culto, ospita eventi
- Palazzo Comunale - originario XII secolo, ristrutturato tra il 1863 e il 1870 in stile neoclassico
- Palazzo Gottifredo con Museo Civico - della metà del XIII secolo, residenza del cardinale
- Palazzo Conti-Gentili con Meridiana - originario del XIII secolo di cui oggi rimane solo il portale d’ingresso, ristrutturato nel ‘500 e nel ‘700 - targa a memoria della nobildonna Innocenza Conti Gentili del 1921 per il bicentenario della morte
- Palazzo Grappelli o Patrassi - del XIII secolo, con torre
- Palazzo Molella - contiene la Biblioteca Molella
- Palazzo Amore e Stampa - del XIII secolo, ristrutturato nel 1885
- Cinta muraria esterna lunga quasi due chilometri
- Porta San Francesco
- Porta San Benedetto - con Torrione Brocchetti
- Porta San Nicola
- Porta Portati
- Fontana Pia - del 1870, in Piazza Maggiore
- Fontana Antonini - del 1869, vicino Chiesa San Francesco
- Fontana Porta San Pietro - del 1866
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Monastero San Sebastiano - originario del V secolo, vi soggiornò San Benedetto nel 528
- Grancia di Tecchiena - azienda agricola monastica, l’area fu acquisita nel 1395 dai Certosini di Trisulti che fondarono il monastero/azienda
- Convento dei Padri Cappuccini
Brevi cenni
di storia
Città antichissima, fu degli Ernici. E già negli anni 380 e
362 a.C. questa popolazione venne in guerra contro Roma. Al contrario fu
alleata di Roma nel 306 a.C. contribuendo in maniera decisa nella sconfitta dei
Volsci e degli Ernici. Nel 90 a.C. ottenne la cittadinanza romana.
Nel periodo delle invasioni barbariche, nel 543, venne
assediata e distrutta dall’esercito di Totila.
Nel 544 fu inserita nel Ducato Romano.
Nel 1173 divenne Comune autonomo.
Nel 1186 resistette all’esercito dell’imperatore svevo Enrico VI.
Nel 544 fu inserita nel Ducato Romano.
Nel 1173 divenne Comune autonomo.
Nel 1186 resistette all’esercito dell’imperatore svevo Enrico VI.
Nel corso del XIII secolo il comune allargò i propri
territori occupando Collepardo e Trivigliano. All’inizio del ‘300 fu presa
anche Vico nel Lazio e la stessa Frosinone ne subì l’egemonia. Durante
la Cattività Avignonese (1309-1377) si ebbe un decadimento che permise l’occupazione
da parte di Francesco de Ceccano (che durò circa trent’anni) e costrinse alla
rinuncia dei castelli occupati quali Trivigliano e Torre Cajetani.
Dopo alterne vicende e vari personaggi che si alternarono alla guida della città, dal ‘400 Alatri spesso appartenne direttamente dal governo centrale di Roma.
Dopo alterne vicende e vari personaggi che si alternarono alla guida della città, dal ‘400 Alatri spesso appartenne direttamente dal governo centrale di Roma.
Chiesa Santa Maria Maggiore
caratteristica facciata medioevale
Qualche notizia
Dopo Frosinone e Cassino è la più popolosa cittadina
della provincia.
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Alatri visse un periodo fortunato al tempo del
Cardinale Gottifredo di Raynaldo che venne eletto Podestà nel 1286; in quel
tempo si ebbe un notevole sviluppo economico che favorì la costruzione di
importanti edifici civili e religiosi arrivati fino ai nostri giorni.
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La nobile famiglia Grappelli (tra le più importanti
ad Alatri, nonché proprietaria dell’omonimo palazzo) ebbe tra i suoi membri un
musicista che nel corso della sua carriera acquisì fama mondiale: Stefano
Grappelli, nato a Parigi (dove suo padre si era trasferito) nel 1908 e morto,
nella stessa città, nel 1997. Tale fu il rapporto con la capitale transalpina che
il padre gli fece concedere la cittadinanza francese e gli mutò il nome in
Stéphane. Violinista, pianista, compositore, la sua vita fu un progredire di
successi ed acclamazioni. Collaborò con i più grandi nomi a livello
internazionale ed innumerevoli furono i suoi concerti di jazz nel mondo. Tornò
ad Alatri, a ricercare le sue origini, ad età avanzata.
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In Piazza Santa Maria Maggiore, centro cittadino, in
epoca romana era situato il Foro.wwwwwww
Anche Alatri si trovò sul percorso della ferrovia che
partendo da Roma e passando per Fiuggi raggiungeva Frosinone. Il tratto
alatrino fu attivo dal 1917 al 1978.
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“Il Natale di Alatri” è una leggenda che ogni anno si
festeggia il 21 giugno. Questa leggenda narra che Alatri sorse sul luogo
tracciato dal primo raggio di sole all’alba del giorno del solstizio d’estate.
E ogni anno, all’alba di tale data, chi vuole festeggiare sale sull’Acropoli e
assiste al primo raggio di sole che illumina per intero il possente muro
orientale.
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Come sopra descritto, la Porta Maggiore ha come
architrave un enorme masso il cui peso è stimato in circa 27 tonnellate.
Ebbene, in tutta Europa, solo a Micene vi è un architrave con dimensioni
maggiori: è sulla Porta dei Leoni, risalente addirittura al 1300 a.C. Era
l’ingresso principale della città e il nome era dato dalle decorazioni poste
sulla parte superiore e visibili ancora oggi.
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