17 marzo, 2022

 

BOVILLE ERNICA
altezza m. 450
abitanti 8520 circa

            Come arrivare
Percorrendo la superstrada Ferentino-Sora:
provenendo da Ferentino/Frosinone si prende l’uscita con l’indicazione di Boville Ernica/Veroli; seguendo la segnaletica, dopo 850 m si raggiunge il bivio per la SP41 Rotabile e da qui bisogna percorrere altri 5,1 km. Per prendere la superstrada sopraggiungendo dall’autostrada l’uscita è quella di Ferentino;
provenendo da Sora si prende l’uscita con l’indicazione di Boville Ernica/Monte San Giovanni Campano; ci si immette sulla SP278 verso Frosinone; dopo 1,5 km si svolta a sinistra, sulla SP41 Rotabile, e da qui bisogna percorrere altri 5,1 km.

            Presentazione
Da lontano si osserva il colle che termina in alto con un’ampia spianata su cui è edificato il borgo; di notte si nota come una lunga striscia di luci dislocate orizzontalmente. Alto e panoramico naturalmente, come un tempo occorreva per controllare il sottostante territorio. Con vista a 360 gradi, il paese ancora oggi è per intero circondato dalle medioevali mura intervallate da ben diciotto torri di guardia e tre porte di accesso. Corso Umberto I, la strada più importante del paese, unisce la piazza centrale, su cui tra gli altri edifici si affaccia la Chiesa Patronale, e il Castello Filonardi, oggi residenza ma in passato fortezza; il corso è costeggiato da importanti palazzi e, tra questi Palazzo Simoncelli, attuale sede comunale.

            Elenco dei monumenti

  • Castello/Palazzo Filonardi - nel ‘500 la famiglia Filonardi lo trasformò da fortezza in palazzo residenziale su progettazione del Vignola, dal 1915 ospita il Monastero San Giovanni Battista delle monache benedettine

  • Chiesa San Pietro Ispano - primo documento del 1125, costruita sulla grotta del Santo situata nella cripta, è gestita dalle monache benedettine, all’interno sarcofago paleocristiano (350 d.C.), opera a mosaico “L’Angelo” realizzata da Giotto (1298), bassorilievo del Sansovino (XV secolo), Croce in porfido (1300)

  • Parrocchiale San Michele Arcangelo - del IX secolo, ricostruita nel ‘700, la facciata è di inizio ‘800, di stile neoclassico, all’interno una tela del Cavalier d’Arpino, tomba monumentale del Cardinale Ennio Filonardi

  • Chiesa Santo Stefano - dell’XI secolo, rifacimenti del XVI e XVII secolo, barocca, tele del XVII di scuola bolognese
  • Chiesa Santa Maria - dell’XI secolo, tele del XVI e XVII secolo, Madonna lignea del ‘200
  • Convento San Francesco - del 1337, affreschi del XIV secolo
  • Palazzo Velio Filonardi - del ‘400
  • Palazzo Simoncelli - Palazzo Comunale, del ‘600, con cortile e portico, convento delle suore benedettine fino al 1915

  • Palazzo De Angelis - del ‘500, ristrutturato nelle forme attuali nel ‘700
  • Palazzo Vizzardelli - del ‘700
  • Torre Cometti
  • Cinta muraria con 18 torri a base circolare e quadrata
  • Porta San Nicola - ingresso monumentale, del ‘700, ristrutturata nel 1865

  • Porta San Francesco - tardomedioevale, adiacente l’omonimo convento

  • Porta Santa Maria

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • Monumento a ricordo della battaglia del 1861 tra esercito piemontese ed esercito borbonico
  • Santuario Santa Liberata - verso Casamari sulla strada Rotabile

Corso Umberto I dal castello

            Brevi cenni di storia
In seguito alle incursioni barbariche e saracene sull’alto e panoramico colle si sviluppò il primitivo castello. Nelle vicinanze, tra l’altro, c’era la grotta dove viveva come eremita il pellegrino Pietro l’Ispano, fervido difensore della cristianità.
Boville appartenne sempre allo Stato della Chiesa e, grazie alla strategica posizione, fu tra le principali fortezze a difesa del territorio. Ma nonostante l’invidiabile posizione nel XII secolo fu più volte conquistata.
Tuttavia nel 1204 respinse gli attacchi dell’esercito del Regno di Napoli costringendolo alla ritirata; per questo fatto, il Papa Innocenzo III, quale ringraziamento, concesse l’autonomia amministrativa alla cittadina. Per i successivi quattro secoli la comunità fu amministrata, a rotazione, da dodici nobili famiglie locali.
Nel ‘500 significativo fu l’avvento della famiglia Filonardi su Boville, all’epoca chiamata Bauco. Grazie al suo esponente Ennio, divenuto Cardinale, vennero realizzate importanti opere di ammodernamento ed urbanizzazione; lo stesso castello venne trasformato nel Palazzo Filonardi, così come oggi lo si osserva.
Nel 1583, con Papa Gregorio XIII, il castello tornò sotto il diretto controllo della Chiesa. Nell’occasione il papa inviò Mons. Rinchieri al fine di prendere possesso del borgo e sottrarlo alle dodici nobili famiglie che per secoli lo avevano amministrato.

mura di cinta inglobate in abitazioni

facciata gentilizia

            Qualche notizia
Nella Chiesa di San Pietro Ispano si trova un’opera a mosaico realizzata da Giotto: l’Angelo. Proveniva dalla prima Basilica romana di San Pietro; fu Monsignor Simoncelli, segretario del Papa Paolo V, a trasportare nel ‘600 questa prestigiosa opera nel proprio paese. In quell’epoca si stava realizzando la nuova Basilica Vaticana in sostituzione di quella Costantiniana del IV secolo, sempre sullo stesso sito. All’ingresso della chiesa c’è anche una Croce in porfido, ugualmente proveniente da Roma; veniva esposta all’inizio di ogni Giubileo (fu così anche nel primo Giubileo del 1300).
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Una panoramica strada offre la possibilità di percorrere e fiancheggiare per intero la cinta muraria che racchiude la città; per capire quale fosse l’importanza del luogo in epoca medioevale basta sapere che da quassù si possono osservare ben 72 comuni dislocati in 6 diverse province e 4 diverse regioni!
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Nel corso del ‘500, grazie al governo dei Filonardi, Boville subì importanti trasformazioni. Grande influsso su tutto ciò ebbe il Cardinale Ennio Filonardi. Il castello fu trasformato in un importate palazzo residenziale, venne costruita la strada principale al centro del paese (oggi Corso Umberto I) che univa i più importanti edifici, molte chiese e molti palazzi vennero ristrutturati. Da questi interventi Boville ne uscì, oltre che abbellita, urbanisticamente modificata e tale assetto è rimasto fino ai nostri giorni.
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Ennio Filonardi nacque a Bauco nel 1446 e morì a Castel Sant’Angelo nel 1549. Papa Paolo III lo elesse cardinale nel 1536. Fu molto stimato nel mondo della chiesa e ricoprì ruoli di primaria importanza. Nella sua lunga vita ecclesiastica ebbe rapporti con ben sette diversi papi. Quando nel 1549 si stava svolgendo il conclave per la nomina del nuovo papa, ormai malato, morì. Molto probabilmente sarebbe stato nominato proprio lui nuovo pontefice.

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