PIGLIO
altezza m. 620
abitanti 4560 circa
altezza m. 620
abitanti 4560 circa
Come
arrivare
In autostrada A1 si esce al casello di Anagni. Si svolta a destra sulla SR155/raccordo in direzione Fiuggi/Anagni/Piglio. Da qui a Piglio, seguendo la segnaletica, sono 15/16 km. La differenza è data dal fatto che sulla SR155/raccordo, sulla sinistra, per il paese vi sono due distinti incroci; prendendo il secondo, il tratto da percorrere è leggermente più breve.
In autostrada A1 si esce al casello di Anagni. Si svolta a destra sulla SR155/raccordo in direzione Fiuggi/Anagni/Piglio. Da qui a Piglio, seguendo la segnaletica, sono 15/16 km. La differenza è data dal fatto che sulla SR155/raccordo, sulla sinistra, per il paese vi sono due distinti incroci; prendendo il secondo, il tratto da percorrere è leggermente più breve.
Presentazione
Si entra nel centro abitato percorrendo via Piagge,
fiancheggiata su ambo i lati dalle abitazioni che si susseguono ininterrottamente.
Si arriva in prossimità della parte più antica che si estende su una lunga
dorsale proiettata sulla vallata. Il vecchio nucleo appare compatto, allungato,
con le mura castellane e i campanili che si elevano dagli innumerevoli tetti
allineati ed ordinati, quasi a formare un perfetto mosaico (la bell’immagine la
si può cogliere percorrendo via Piagge). L’Arco della Fontana, che accoglie i
visitatori, si apre adiacente l’antico Palazzo dell’Arringo ingentilito da
archetti e trifore.
La visita del borgo si svolge tra i tanti vicoli che attraversano o tagliano in un intreccio continuo l’intero abitato. Passeggiando, osservando, meditando, sono tanti gli angoli ove si respira l’aria dei secoli passati.
Elenco dei monumenti
- Castello Colonna diviso in Castello superiore e Castello inferiore: nel Castello superiore, costruito prima dell’anno Mille, vi è un torrione a sperone
del Castello inferiore (o Palazzo dell’Arringo) il primo atto che ne cita l’esistenza è del 1365, forma un unico corpo con l’Arco della Fontana
- Arco della Fontana - porta di accesso principale adiacente il Castello inferiore, di lato vi è una fontana da cui prende il nome
- Chiesa Santa Maria Maggiore (oppure dell’Assunta) - già citata in documenti del 1298, di stile barocco, danneggiata duramente durante i bombardamenti del 1944, fu ricostruita nel dopoguerra, con rosone centrale e campanili gemelli, custodisce la statua di San Lorenzo patrono del paese
- Santuario Madonna delle Rose - edificato dal 1668 al 1674, all’interno affresco del ‘300 della Madonna con Bambino
- oratorio San Nicola
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Chiesa e Convento San Giovanni - in un documento del 1264, adiacente il cimitero
- Chiesa e Convento San Lorenzo - fondato nel XIII secolo, forse da San Francesco di ritorno dalla Terra Santa (1215-1223) oggi si presenta in forme barocche, è simile alla Chiesa Sant’Andrea del Quirinale a Roma, tra lecci e lauri secolari, a breve distanza vi è la grotta del Beato Andrea Conti
Brevi cenni
di storia
Si hanno notizie dall’XI secolo, quando apparteneva al
Vescovo di Anagni. Dalla fine del XII secolo appartenne ai De Pileo, forse
parenti dei Caetani, e ai De Antiochia. Nel 1347 entrò in possesso di Cola di
Rienzo.
Dalla fine del ‘300, i Colonna iniziarono ad impossessarsi del castello di Piglio e lo tennero fino al 1816. Appartenne al territorio dello Stato Pontificio e dalla metà del XVI secolo fece parte della provincia della Campagna e Marittima.
Dalla fine del ‘300, i Colonna iniziarono ad impossessarsi del castello di Piglio e lo tennero fino al 1816. Appartenne al territorio dello Stato Pontificio e dalla metà del XVI secolo fece parte della provincia della Campagna e Marittima.
il Municipio
il centro
un arco che sopravvive
Qualche notizia
Piglio è rinomato per il suo prestigioso vino, il
Cesanese. Vino DOCG, apprezzato ben oltre i confini locali. Già gli imperatori
romani ebbero modo di assaporarlo ed apprezzarne le qualità. La zona di
produzione non è limitata al solo territorio comunale ma coinvolge anche i
terreni dei comuni limitrofi rendendo l’attività ancor più importante.
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In epoca preromana il territorio era occupato dagli
Ernici. Con l’avvento dei Romani, anche nel territorio oggi appartenente a
Piglio fiorirono numerose ville agresti. I resti di alcune di esse si possono
trovare nelle campagne: Villa di Mecenate (in località Le Fattora), Villa di
Sant’Eligio, Villa in località Fontana di Grano.
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Patrono del paese è San Lorenzo e quindi la festa
patronale si svolge il 10 di agosto. E’ risaputo che in questa data ricorre la
famosa “Notte di San Lorenzo” con la vista delle “stelle cadenti”. Favorita
dall’altezza del sito e dalla rinomata produzione vinicola, nel castello si
organizzano nottate di osservazione allietate da degustazioni enogastronomiche.
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Il 21 marzo 1987 nacque a Siena l’Associazione
Nazionale Città del Vino; parteciparono 39 comuni. Nel corso degli anni a
questi comuni se ne sono aggiunti tantissimi altri e tra questi anche Piglio.
Dal 2007 si organizza il “Palio delle Botti” che si svolge annualmente e
prevede varie gare ad eliminazione per poi arrivare alla finalissima con la
presenza di dieci comuni. La sfida prevede il rotolamento di una botte da 500
litri su un percorso tra gli 800 e i 1500 metri.
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