07 marzo, 2022

 

SAN DONATO VAL DI COMINO
altezza m. 728
abitanti 2000 circa 

            Come arrivare
Percorrendo la superstrada Cassino-Sora, in territorio di Atina, si prende l’uscita con l’indicazione San Donato Val Comino/Atina Ponte Melfa. Superata una vicina rotatoria, dopo11 km di comoda strada, quasi tutta rettilinea, si entra nel centro abitato.

            Presentazione
Il centro vivo del paese è Piazza Carlo Coletti. Incrocio delle vie che si dipartono verso i paesi limitrofi e d’Abruzzo e punto di partenza dei vicoli del centro abitato. Luogo d’incontro dei sandonatesi che affollano la piazza e i locali che qui si aprono.
Di contro, Cannese rappresenta l’originario nucleo che si sviluppò in alto intorno la rocca. Oggi si mostra affascinante in tutta la sua desolante ma attraente antichità. Lungo i vicoli che conducono in alto un fitto susseguirsi e intrecciarsi di antichi palazzi, imponenti o modesti, ma tutti ricchi di storie secolari.

            Elenco dei monumenti

  • Torre Conti d’Aquino - del XIII secolo, realizzata dai Conti d’Aquino, posta sul punto più in alto e distaccata dalle restanti costruzioni

  • Duomo Santa Maria e San Marcello - molto antico, l’attuale forma in stile barocco è data dagli ampliamenti e dai restauri del XVIII e XIX secolo; all’interno pregiato organo e artistico coro, entrambi settecenteschi

  • Santuario di San Donato - il primo documento è del 778 ma si presume che sia sorto qualche secolo prima, tante le modifiche nei secoli, ampliato e ristrutturato nel ‘500, campanile iniziato nel 1859, altro restauro nel 1915; all’interno le decorazioni e gli affreschi (raffiguranti la vita del santo) sono della seconda metà del ‘700

  • Palazzo Quadrari - costruito nel ‘700, facciata dell’800

  • Palazzo Tata-Perrelli - ex Palazzo Rufi, di origini asburgiche (1714-1734)
  • Porta a Greco o dell’Orologio - tra XIV e XV secolo

  • Porta a Levante o Arco di San Donato - rifatta con arco acuto dopo il terremoto del 1349, rivolta verso il valico di Forca d’Acero immetteva nel sentiero per l’Abruzzo

  • Arco dei Francesi - deriva il nome dai soldati dell’esercito francese che nel 1799 si stabilirono nei pressi
  • Arco delle Origini - restaurato nel 1998, un passaggio coperto nel centro storico, con dipinti che    rappresentano le origini del borgo e il patrono San Donato d’Arezzo
  • Meridiana in Piazza Coletti - realizzata a Napoli nel 1891
  • Pietra di San Bernardino - vi sedevano i debitori, sbeffeggiati dai passanti, per …. sdebitarsi 

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • Mura poligonali di San Fedele - qualcuno ipotizza appartengano all’antichissima Cominum, altri ad una villa romana
  • la Roccia dei Tedeschi - era una postazione militare di montagna utilizzata dall’esercito tedesco
  • Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM)

da Piazza Coletti vicolo per il santuario e la torre

            Brevi cenni di storia
E’ in queste zone che l’antico popolo dei Sanniti fondò l’avamposto di Cominum, successivamente distrutto dall’avanzata dei Romani nel 293 a.C. Nell’alto medioevo il territorio venne a far parte del Ducato longobardo di Benevento; del 778 è la prima documentazione scritta sulla chiesa di San Donato. Fu brevemente posseduta dall’Abbazia di Montecassino (881-883), passò in seguito ai Conti dei Marsi. Nei secoli successivi si susseguirono le famiglie dei De Aquino, dei Cantelmo e dei Cardona. Come la maggior parte dei paesi della Val Comino, fece parte del Ducato di Alvito (inizialmente Contea); lo stesso ducato venne governato, dal 1595 al 1795, dalla famiglia dei Gallio originaria di Cernobbio sul Lago di Como.

Via Castello

supportico

volte ed archi

            Qualche notizia
Gli scalpellini. Tante sono le famiglie che per generazioni hanno dato vita a questo mestiere che nei secoli ha prodotto tante opere d’arte che si ammirano scolpite sulle pietre nell’attraversare l’antico borgo. Notevoli sono le “chiavi di volta” che simboleggiavano le famiglie più agiate e che decorano i portali dei loro palazzi.
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La parte più antica del paese, assembrata sotto il castello, è chiamata Cannese. L’agglomerato medioevale abbarbicato sulla roccia e percorso da stretti vicoli era già di per sé un luogo adatto alla difesa in caso di eventuali attacchi.
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Mentre il borgo diventava nel corso dei secoli sempre più popoloso, le abitazioni si moltiplicavano andando oltre le primitive mura difensive. Oggi, osservando con attenzione la disposizione degli edifici, si possono distinguere le tre diverse fortificazioni che si sono succedute nel tempo.
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Il valico di Forca d’Acero (1538 m. d’altezza) si trova nel territorio di San Donato, sul confine Lazio/Abruzzo, e rappresenta il passo da cui dalla Provincia di Frosinone si può accedere nelle aree più belle e più interessanti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, tra i più rinomati d’Italia. La strada che unì i contrapposti territori laziale ed abruzzese venne realizzata verso la fine dell’800.
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L’organo nel  Duomo di Santa Maria e San Marcello è un oggetto di grande valore artistico. Venne realizzato da Cesare Catarinozzi (1660-1743), la cui famiglia (originaria di Affile) raggiunse grande fama e prestigio per la maestria con cui realizzava le proprie opere. Lo stesso Cesare costruì l’organo monumentale dell’Abbazia di Montecassino (1697) e quello della Cattedrale di Anagni (1702). Giuseppe, capostipite della famiglia di organari, dal 1630 al 1654 venne nominato “Custode dell’organo della Chiesa di Santa Maria in Aracoeli” in Roma.

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