SANT’APOLLINARE
altezza m. 57
abitanti 1900 circa
altezza m. 57
abitanti 1900 circa
Come
arrivare
Provenendo da Roma si esce al casello autostradale di
Cassino. Si prende la Superstrada Cassino/Formia in direzione Formia. Ma solo
dopo 300 metri già si svolta a destra. Si prosegue quindi sulla SP271 per 3,7
km dove si incrocia la SP46 proveniente da Cassino. Si svolta a destra e dopo
4,1 km si arriva ad un nuovo incrocio dove si gira verso sinistra. Si
percorrono poche centinaia di metri e si entra nel centro abitato di
Sant’Apollinare. Da precisare che tutti gli incroci sono ben segnalati.
Provenendo da Napoli si esce al casello autostradale di San Vittore del Lazio. Si prende verso destra la SS430 in direzione S.Apollinare/Castelforte e la si percorre per 3,2 km. Arrivati ad un incrocio a destra, con l’indicazione di Sant’Ambrogio, si svolta. Si percorrono altri 6,5 km e si entra in Sant’Apollinare.
Provenendo da Napoli si esce al casello autostradale di San Vittore del Lazio. Si prende verso destra la SS430 in direzione S.Apollinare/Castelforte e la si percorre per 3,2 km. Arrivati ad un incrocio a destra, con l’indicazione di Sant’Ambrogio, si svolta. Si percorrono altri 6,5 km e si entra in Sant’Apollinare.
Presentazione
Una modestissima altura circondata da tanta pianura;
evidentemente un’altezza ritenuta sufficiente dai monaci benedettini che qui
costruirono una delle tante “celle” che, sparse nella Terra di San Benedetto,
diedero origine a quelli che successivamente diventarono tanti paesi, oggi
quasi tutti comuni autonomi. E Sant’Apollinare è uno di quelli. Anche qui, come
in tanti altri centri abitati limitrofi, le distruzioni della guerra ne hanno
modificato l’aspetto. Piazza Albiano e la prospiciente Chiesa di Santa Maria
degli Angeli occupano la parte più alta;
adiacente l’abside della chiesa vi è l’altra piazza e su di essa si affaccia il Municipio. Come detto, di antico è rimasto quasi niente; però il piccolo ed interessante complesso (oggi totalmente restaurato) formato dalla Porta Piccola e dalla sovrastante torre, un tempo inglobata alle mura castellane, testimoniano l’esistenza di un antico centro fortificato.
Elenco dei monumenti
- Chiesa Santa Maria degli Angeli - documentata nel 1514, nel ‘700 trasformata in tre navate, campanile del 1740/45, ricostruita dopo l’ultimo conflitto, all’interno i moderni mattoni rossi si sovrappongono all’antica pietra
- Porta Piccola - è l’ultima rimasta delle tre esistenti in antichità
- Torre - del X-XI secolo, sopra la porta con adiacenti le rimanenti parti del castello
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Pista ciclabile lungo il Fiume Liri
il Municipio
Brevi cenni
di storia
L’origine del paese risale all’epoca delle “curtis”, piccole
celle realizzate dai monaci benedettini per controllare e coltivare le terre a
loro donate (la donazione di Gisulfo, Duca di Benevento, è del 744) e che
andranno a costituire, a partire dall’VIII secolo, la Terra di San Benedetto
che, successivamente, raggiunse la massima espansione giungendo fino al mare.
Attorno queste celle, governate da monaci, si strinse la gente della campagna
andando a costituire dei primitivi piccoli nuclei. Nel corso del IX secolo i
Saraceni diedero vita a saccheggi e devastazioni costringendo le popolazioni
alla fuga. Con la loro definitiva sconfitta, avvenuta nel 915, ove
precedentemente vi erano le celle si riorganizzarono piccole comunità stavolta
fortificate (intorno l’anno 956), dando origine all’epoca dei “castrum”. Questi
nuclei assunsero con il tempo sempre più l’aspetto di veri e propri borghi e
dopo il Mille divennero delle comunità ben organizzate definite “Universitas
Civium”. Sempre, tuttavia, rimasero alle dipendenze dell’Abbazia di
Montecassino che comunque rimaneva proprietaria delle terre e dei borghi e
provvedeva ad eleggere direttamente le cariche pubbliche.
I primi documenti a noi giunti dove si legge di Sant’Apollinare risalgono al 797; in quell’anno l’Abate di Montecassino Gisolfo fece edificare l’originaria cella. Nel 1806, con l’avvento del regime napoleonico, vennero aboliti i privilegi feudali e il comune divenne autonomo.
I primi documenti a noi giunti dove si legge di Sant’Apollinare risalgono al 797; in quell’anno l’Abate di Montecassino Gisolfo fece edificare l’originaria cella. Nel 1806, con l’avvento del regime napoleonico, vennero aboliti i privilegi feudali e il comune divenne autonomo.
giardini pubblici con Monumento
all’Unità d’Italia
particolare presso la Torre
Qualche
notizia
Durante l’ultimo conflitto mondiale il paese visse
tragicamente gli eventi bellici che si susseguirono. Ebbe infatti la sventura
di far parte della fatidica Linea Gustav, lo sbarramento difensivo realizzato
dai reparti tedeschi per bloccare l’avanzata degli eserciti Alleati. Gli
innumerevoli bombardamenti subiti causarono la distruzione di gran parte del
centro storico.
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Naturalmente il Santo patrono del paese è
Sant’Apollinare. Si festeggia il giorno 23 luglio.
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