18 marzo, 2022

 

BELMONTE CASTELLO
altezza m. 369
abitanti 720 circa 

            Come arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1, si esce al casello con l’indicazione di Cassino. Seguendo la segnaletica si prosegue costantemente con direzione Sora/Avezzano (inizialmente anche Cassino). Dal casello autostradale all’uscita per Belmonte occorre percorrere 16 chilometri di superstrada. Lasciata quest’ultima, in meno di 2 chilometri si arriva in paese.

            Presentazione
Il centro abitato è costituito da un minuto borgo medioevale posto a mezza strada dell’antico percorso che univa Cassino con Atina (praticamente la Valle del Liri con la Valle di Comino). Oggi il primitivo tracciato è sostituito dalla moderna superstrada. Il borgo è davvero piccolo ma non per questo non nasconde piccoli tesori e non genera emozioni. La guerra anche qui purtroppo ha portato notevoli distruzioni cancellando tracce di secoli di storia. Non manca però l’alta e robusta torre d’avvistamento; è ciò che meglio rimane del medioevale castello edificato in posizione strategica, sia per la difesa del territorio, sia per il controllo dei traffici, su quella che all’epoca risultava essere un’importante arteria di collegamento. Di fianco, divisa solo da uno stretto vicolo e quasi a voler gareggiare in altezza, il bel campanile della Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo.

            Elenco dei monumenti

  • Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo - del 1449, nei secoli vari rifacimenti, campanile del ‘700

  • Torre medioevale

  • resti della cinta muraria

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • Chiesa San Nicola - XII secolo, affreschi del ‘300, nel cimitero comunale
  • Chiesa del Carmine
  • Chiesa San Venditto
  • resti dell’Acquedotto romano - I secolo a.C., località Costa Campopiano
  • Le Fosse - crateri dovuti a sprofondamenti del suolo in località Campodivalle e Vaccareccia

            Brevi cenni di storia
Le prime testimonianze sul sito risalgono attorno l’anno Mille.
La storia del paese nell’antichità fu sempre legata alle sorti della vicina Atina a cui apparteneva. Questo fino al 1819 quando entrò a far parte del comune di Terelle. Nel 1851 divenne comune autonomo con decreto di Ferdinando II Re delle Due Sicilie.
Per giusta informazione si possono quindi ripercorrere le vicissitudini di Atina: entrò nell’orbita del Ducato di Benevento, della Contea di Capua e del Regno Normanno di Napoli. Alla fine del XII secolo appartenne al Monastero di Montecassino, successivamente ai De Aquino. Nei secoli successivi, sotto le famiglie dei Cantelmo, dei Cardona e poi dei Gallio (1595-1795), appartenne al Ducato di Alvito (Contea fino al 1606).

qualche scorcio

            Qualche notizia
Il nome originario era Bellus Mons. Al nome Belmonte nel 1862, a seguito dell’unità d’Italia, fu aggiunto il termine Castello.
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Sul territorio comunale si sono verificati rilevanti fenomeni carsici che hanno dato origine a due impressionanti voragini; questo è avvenuto nelle località di Capodivalle (profondità m. 130, diametro m. 60) e di Vaccareccia (profondità m. 110, diametro m. 120.

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