SAN BIAGIO SARACINISCO
altezza m. 836
abitanti 320 circa
altezza m. 836
abitanti 320 circa
Come
arrivare
Percorrendo la superstrada Cassino-Sora, in territorio di Atina, si prende l’uscita con l’indicazione San Donato Valle di Comino/Madonna di Canneto. Raggiunta una vicina rotatoria, si svolta verso destra ed immediatamente dopo, all’incrocio per Atina, si mantiene la via principale verso sinistra, seguendo comunque le indicazioni. Sempre sulla stessa strada altri 15 km e si arriva.
Percorrendo la superstrada Cassino-Sora, in territorio di Atina, si prende l’uscita con l’indicazione San Donato Valle di Comino/Madonna di Canneto. Raggiunta una vicina rotatoria, si svolta verso destra ed immediatamente dopo, all’incrocio per Atina, si mantiene la via principale verso sinistra, seguendo comunque le indicazioni. Sempre sulla stessa strada altri 15 km e si arriva.
Presentazione
Un piccolo paese tra i monti. Così si presenta questo
borgo antico arroccato su una dorsalina alle falde delle Mainarde, dalle quali,
specialmente nel periodo invernale, subisce il clima rigido. L’abitato è attraversato
da un vicolo centrale
dal quale discendono su ambo i lati brevi e stretti
vicoletti. L’unico largario
è costituito dalla piazzetta centrale su cui si affaccia la Sede Comunale.
Elenco monumenti
- Chiesa San Biagio
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- area Archeologica Sannita - in località Omini Morti ai piedi del Monte Croce
- Lago Selva o di Cardito - artificiale, realizzato negli anni sessanta, a 1000 m. d’altitudine
il Municipio
Brevi cenni
di storia
Tutta la zona venne abitata in epoca antica dal
popolo Sannita dei Caraceni.
Il castello venne eretto, probabilmente dai Conti dei Marsi, all’inizio del Mille. Nel 1055 fu donato dal Principe di Capua ai benedettini di Montecassino. Gli stessi monaci per favorire la coltivazione dei terreni affidarono la zona a sette famiglie di Atina, Picinisco ed Agnone. Nel 1656, a causa di una pestilenza, il piccolo borgo fu abbandonato e solo nel 1678 alcune famiglie dei comuni vicini vi tornarono ad abitare. La piccola comunità fu frazione di Vallerotonda. Nel 1858 fu istituito il comune autonomo allorché si superarono i mille abitanti. Anche in questo piccolo paesetto di montagna, nonostante la posizione decentrata, l’ultimo conflitto mondiale è stato causa di ingenti danni.
Il castello venne eretto, probabilmente dai Conti dei Marsi, all’inizio del Mille. Nel 1055 fu donato dal Principe di Capua ai benedettini di Montecassino. Gli stessi monaci per favorire la coltivazione dei terreni affidarono la zona a sette famiglie di Atina, Picinisco ed Agnone. Nel 1656, a causa di una pestilenza, il piccolo borgo fu abbandonato e solo nel 1678 alcune famiglie dei comuni vicini vi tornarono ad abitare. La piccola comunità fu frazione di Vallerotonda. Nel 1858 fu istituito il comune autonomo allorché si superarono i mille abitanti. Anche in questo piccolo paesetto di montagna, nonostante la posizione decentrata, l’ultimo conflitto mondiale è stato causa di ingenti danni.
ingresso del paese
Qualche notizia
Il nome del paese deriva, oltre dal Santo della
chiesa patronale, dal popolo Sannita dei Caraceni che in epoca preromana abitò
in queste zone. Altri protendono però a credere che ciò derivi dalla presenza
di uno sparuto gruppo di Saraceni che qui venne a stanziarsi.
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E’ sempre interessante osservare l’evoluzione
demografica dei comuni; in alcuni di essi è molto significativa. Nel primo
decennio del ‘900 nel paese di San Biagio si contavano oltre 1500 abitanti. Dal
1920 agli anni ’60 la popolazione si attestò poco oltre i 1000 residenti. Dagli
anni ’70 il calo demografico fu notevole arrivando al residuo numero dei nostri
tempi (oltre 300).
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