05 marzo, 2022

 

STRANGOLAGALLI
altezza m. 232
abitanti 2400 circa 

            Come arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1 si esce al casello con l’indicazione di Ceprano. Subito vi è una rotatoria con diverse indicazioni tra cui SS6 Casilina. Al successivo e vicinissimo bivio, a sinistra, si gira in direzione Cassino/Frosinone/SS6 Casilina. Arrivati in breve sulla statale, la si prende in direzione Cassino. Solo dopo 1,2 chilometri c’è il bivio, verso sinistra, per Strangolagalli. Percorrendo la SP146 dopo 7 chilometri si arriva in paese.

            Presentazione
Tra gli infiniti colli sparsi nella campagna del frusinate meridionale c’è anche quello occupato dal piccolo borgo di Strangolagalli. Il centro abitato, un ovale se visto dall’alto, si spande sulla bassa dorsalina circondata da avvallamenti ed alture su tutti i lati. Collocato in posizione decentrata rispetto le grandi arterie, è comunque servito da strade provinciali che arrivano da tutte le direzioni, facilitando in tal modo le comunicazioni. La parte più bella da vedere è posta sul lato sud/est. Arrivando da Via Vittorio Emanuele III appare d’incanto la sagoma del minuto nucleo composta dall’edificio del Municipio, alquanto particolare, e di lato, in posizione arretrata, dalla Chiesa ad unica navata di San Michele Arcangelo;

il tutto preceduto da un elegante e panoramico largario abbellito da fontana centrale.

            Elenco dei monumenti

  • Chiesa San Michele Arcangelo - costruita tra il 1715 e il 1751, unica navata, lapide romana su parete nord del campanile, in precedenza forse vi era una cappella

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • sculture in ferro sulla via Francigena - otto sculture ad altezza naturale
  • affresco/murales sulla via Francigena

il Municipio

fontana in centro piazza

            Brevi cenni di storia
Un primo documento relativo al castello è del 1097. La fortificazione in quel periodo apparteneva ad una famiglia proveniente dal vicino paese di Monte San Giovanni (dal 1872 Campano): i Girindi (o Girini).
Nel corso del XII secolo, dopo varie lotte, passò ai Vescovi di Veroli. Ma nel 1251 Strangolagalli fu distrutto dall’esercito svevo di Corrado. Dopo la ricostruzione appartenne alla famiglia dei De   Aquino.
Nel 1422 Papa Martino V confiscò Monte San Giovanni e Strangolagalli assegnandoli al nipote Antonio Colonna. Nel 1442 i due feudi tornarono ai De Aquino nella persona di Antonella, ultima erede della famiglia. Con il matrimonio con Innico d’Avalos ebbe origine il nuovo casato De Aquino D’Avalos. Nel 1568 il possedimento fu promosso a ducato.
Quindi, il 20 maggio 1595, i D’Avalos vendettero al Papa Clemente VIII l’intero ducato per la somma di 160.000 ducati; il feudo passò così alle dirette dipendenze di Roma. Legato a lungo a Monte San Giovanni, il paese fu unito nel 1817 a Ceprano. Solo nel 1872, dopo l’unificazione, Strangolagalli si riappropriò della propria autonomia.

stretti vicoli

moderno terrazzo su nuovo parcheggio

            Qualche notizia
Sulle varie ipotesi dell’origine del nome anche una simpatica leggenda. Un esercito nemico doveva assalire il castello all’alba al canto del gallo. Gli abitanti del borgo, venuti a conoscenza del fatto, strangolarono tutti i galli che non poterono così cantare al far del giorno. L’assalto saltò!!
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Il gallo è ricorrente nella storia strangolagallese. Appare al centro dello stemma comunale afferrato da una volpe posta in posizione eretta.

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