04 marzo, 2022

 

TREVI NEL LAZIO
altezza m. 821
abitanti 1790 circa

            Come arrivare
In autostrada A1 si esce al casello di Anagni. Si svolta a destra sulla SR155/Raccordo in direzione Anagni/Fiuggi. Dopo 19,3 km la via di raccordo termina in località Fiuggi Fonte. Si seguono dunque le indicazioni locali per raggiungere, in pochi chilometri, il centro storico di Fiuggi Alta da dove inizia la strada per gli Altopiani di Arcinazzo (km 9,5). Giunti in questa località, al bivio principale si prosegue in direzione Filettino/Trevi nel Lazio/Campo Staffi. Percorrendo la SP28 si arriva a Trevi nel Lazio dopo 7 chilometri.
Tuttavia per raggiungere gli Altopiani di Arcinazzo, si può lasciare la SR155/Raccordo prima di arrivare a Fiuggi; si raggiunge Piglio, e da qui si prosegue per gli Altopiani. La strada è più breve e il tempo impiegato è minore.

            Presentazione
Già il viaggio verso Trevi è bello, interessante, appagante. Attraversato il centro turistico degli Altopiani di Arcinazzo (anch’esso luogo immerso nella natura), la strada penetra nella Vallata dell’Aniene per risalirla tra le ripide coste dei monti che la circondano. Quando il borgo appare in lontananza, dopo le ultime curve, è il massiccio castello a catturare le prime attenzioni.
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Fortunatamente la fortezza è visitabile e, dopo aver perlustrato corte,

saloni e annessi musei, l’ascesa sulla torre più alta è il giusto premio che si riserva a chi ha avuto la meritevole scelta di porsi come meta della giornata Trevi nel Lazio. Sotto gli occhi del visitatore appare una fantastica spianata di tetti,

tutti ricoperti con i tradizionali vecchi coppi, che sembrano toccarsi l’un l’altro, quasi che il borgo fosse ricoperto da un’unica copertura. I vicoli principali attraversano l’antico centro abitato inframezzati da vicoletti che salgono, scendono, s’intrecciano. Tra i tanti palazzi, più o meno importanti, si incrociano la Collegiata di Santa Maria e l’Oratorio di San Pietro l’Eremita.

            Elenco dei monumenti

  • Chiesa Santa Maria Assunta - del ‘200, ampliata e modificata nel’400, la forma attuale è del ‘600 grazie al riutilizzo del materiale della demolita Chiesa di San Teodoro, ultimo restauro del 2012, all’interno organo del 1634, due amboni e tele del sei-settecento, fonte battesimale proveniente da tempio romano, nella cripta vi sono i resti di San Pietro Eremita e affreschi del ‘600

  • Oratorio San Pietro Eremita - costruito tra il 1685 e il 1690 dove nel 1152 morì l’eremita, restaurato nel 1971, all’interno scultura marmorea del ‘700

  • Cappella San Sebastiano - del 1486
  • Castello Caetani - risalente all’XI secolo, reso nelle forme attuali dalla famiglia Caetani tra il XIV e il XV secolo, ospita il Museo Civico Archeologico

  • Porta Romana

  • Porta Napoletana

  • tratto di Cinta Muraria - in Piazza Sant’Angelo, antica opera in blocchi quadrati costituiti da pietra locale detta “cardellino”

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • Arco di Trevi - III-II secolo a.C., presso il confine con il territorio di Guarcino
  • Cappella Madonna del Riposo - del 1483
  • Chiesetta Santa Maria della Portella
  • Mura Megalitiche - località Carraccio
  • Cascata di Trevi

            Brevi cenni di storia
Esistente in epoca romana, fu Municipio in età repubblicana.
Nel 1151, il castello fu ceduto dalla Chiesa ai Colonna i quali, a loro volta, rinunciarono ad altri castelli a vantaggio della Chiesa stessa.
Nel 1257 Papa Alessandro IV concesse il castello al nipote Rinaldo de Rubeis. Nel 1262 fu dato da Papa Urbano IV all’Abbazia di Subiaco. Ma già due anni dopo, grazie al Papa Clemente IV, tornò nelle mani del de Rubeis.
Nel 1299 Pietro Caetani, favorito dal fratello Papa Bonifacio VIII, acquistò il feudo. La famiglia Caetani ne rimase in possesso fino al 1471, anno in cui vennero allontanati dalla popolazione stessa.
Nel 1473 Trevi venne di nuovo concessa all’Abbazia di Subiaco; stavolta da Papa Sisto IV. All’abbazia rimase a lungo legata; infatti solo nel 1753 Papa Benedetto XIV stabilì che il borgo passasse alle dirette dipendenze dello Stato Pontificio.

sale del castello

Oratorio San Pietro Eremita 

            Qualche notizia
Organo di pregio nella Chiesa Santa Maria Assunta. Venne costruito negli anni 1633/34 da Ennio Bonifazi, importante organaro del tempo. L’opera costò 400 scudi, 300 li spese un benestante del paese, Giovanni Paolo Ciglia, 100 fu frutto della comunità.
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San Pietro l’Eremita è il Patrono del paese e la sua ricorrenza si festeggia il 30 del mese di agosto. In questa occasione gli abitanti di Rocca di Botte, piccolissimo paese in provincia di L’Aquila e luogo natale del Santo, raggiungono in pellegrinaggio Trevi nel Lazio per partecipare alle solenni celebrazioni.
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Il territorio di Trevi è evidenziato soprattutto dall’aspetto naturalistico, tra monti, vallate, boschi. Vi scorre anche il Fiume Aniene, tra i principali affluenti del Tevere. Nel suo percorso vi è una cascata, molto bella, che si trova vicino il confine con il comune di Vallepietra.

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