04 marzo, 2022

 

VALLEMAIO
altezza m. 337
abitanti 920 circa

            Come arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1, si esce al casello con l’indicazione di Cassino. Si prende la Superstrada Cassino/Formia in direzione Formia. Dopo circa 7 chilometri si raggiunge il paese di San Giorgio a Liri. E’ da qui che parte la strada che sale su Vallemaio. San Giorgio/Vallemaio distano quasi 8 chilometri.

            Presentazione
Vallemaio è un piccolo centro abitato sulle ultime emergenze dei Monti Aurunci ai confini con la Campania. Le due strade che la raggiungono, dagli opposti versanti, salgono da San Giorgio a Liri e da Sant’Andrea del Garigliano. Su un modesto colle, ai piedi dei resti del fortilizio, le case degradano strette tra loro per proteggersi dai freddi invernali. In alto dominano la chiesa sconsacrata del Santo Rosario, con all’interno un interessante museo, e i pochi resti del piccolo castello, oggi divenuto un panoramico terrazzo.

In basso, fuori dalle antiche mura e dove il terreno rimpiana, la Chiesa dell’Annunziata si affaccia su una larga piazza

ed accoglie i visitatori. 

            Elenco dei monumenti

  • Chiesa dell’Annunziata - portale del 1553, all’interno pavimento e trittico sull’altare maggiore entrambi del ‘500, ai piedi dell’altare mattonelle esagonali prodotte e decorate da ceramisti di Sant’Andrea del Garigliano tra XVII e XVIII secolo     

  • resti del castello

  • resti Chiesa San Tommaso - danneggiata notevolmente durante l’ultimo conflitto
  • Chiesa sconsacrata del Santo Rosario - ospita il Museo delle Ombre in memoria della battaglia del 13/14 maggio 1944 per la conquista di Monte Maio

  • Porta d’ingresso al borgo antico

  • Cimitero pensile - adiacente la chiesa sconsacrata

Altro da visitare fuori dal centro storico

  • Stele della Memoria - località Vadorsa, a ricordo della battaglia del 13 maggio 1944 che provocò lo sfondamento della Linea Gustav
  • passeggiata su Monte Maio
            Brevi cenni di storia
L’origine del paese risale attorno l’anno Mille; i costruttori furono i Conti di Suio, tra l’altro Ipati di Gaeta. Già nel 1040 passò ai monaci di Montecassino che assicurarono al piccolo borgo, nel 1079, una carta delle libertà. L’appartenenza all’Abbazia, tranne alcune occupazioni subite nel corso dei secoli, durò fino al 1806 quando il regime feudale venne a cessare.

salita al Castello

Museo delle Ombre

borgo antico

            Qualche notizia
Vallemaio (ai piedi di Monte Maio) ha assunto tale nome solo nel 1932; prima si era sempre chiamata Vallefredda.
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La Seconda Guerra Mondiale arrecò danni gravissimi al centro abitato, posto sulla Linea Gustav; sul vicino Monte Maio ancora si notano le tracce delle trincee scavate nel terreno.

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