CECCANO
altezza m. 200
abitanti 23.240 circa
altezza m. 200
abitanti 23.240 circa
Come
arrivare
Percorrendo l’Autostrada A1, si esce al casello con l’indicazione di Frosinone. Si prende verso destra la SR156 Monte Lepini con direzione Latina/Terracina/Ceccano. Meno di tre chilometri e si svolta a sinistra; l’incrocio è ben segnalato. Altri 6 chilometri e si arriva a Ceccano.
Percorrendo l’Autostrada A1, si esce al casello con l’indicazione di Frosinone. Si prende verso destra la SR156 Monte Lepini con direzione Latina/Terracina/Ceccano. Meno di tre chilometri e si svolta a sinistra; l’incrocio è ben segnalato. Altri 6 chilometri e si arriva a Ceccano.
Presentazione
Nell’avvicinarsi alla cittadina la prima cosa che colpisce
il visitatore è l’imponenza del palazzo/castello che alto si erge sul borgo che
degrada più ripido sul versante che dà verso il fiume.
La parte alta racchiude i maggiori monumenti cittadini a partire dalla Chiesa di San Nicola, un’importante testimonianza di costruzione gotico/romanica. La lunga Piazza 25 luglio e il Largo Tommasini rappresentano il centro vitale e fanno da unione tra la zona amministrativa/religiosa del Municipio e della Parrocchiale di San Giovanni Battista e la parte più alta ove si trova il castello, anch’esso preceduto da un’ampia piazza e con bel portale d’ingresso a sesto acuto.
Elenco dei monumenti
- Castello dei Conti de Ceccano - fortificazioni dei secoli XII e XIII, nel 1523 passò ai Colonna e nel corso dell’800 venne acquistato dal Marchese Filippo Berardi, fu anche carcere e lo rimase fino al 1973, dalla fine degli anni ’90 appartiene al Comune
- Collegiata San Giovanni Battista - già esistente nel 1196, rifacimenti del ‘700, all’interno crocifisso ligneo del 1550, organo del ‘700, le opere più antiche sono nella sacrestia con affreschi del XII secolo e reperti archeologici di epoca romana; sotto la cappella della navata destra sono state rinvenute parti di mura preromane
- Chiesa San Nicola - un primo documento è del 1096, rifatta nel XIII secolo in stile gotico-cistercense, sulla facciata bel portale duecentesco ed edicola con immagine della Madonna della Foresta (del ‘400); nell’800 venne ricostruito l’altare maggiore e fu costruita la sagrestia. All’interno acquasantiera del XII secolo, tele del XVII e XVIII secolo; negli anni ’20 del novecento è stata dichiarata Monumento d’Interesse Nazionale
- Chiesa San Sebastiano - chiesetta del 1350, in piazza Municipio, ricostruita barocca nel XVII secolo, rifacimenti del 1980, all’interno organo del ‘600
- Palazzo Antonelli/Angeletti - con Meridiana, è sede di Municipio, all’interno Sala del Mosaico
- Palazzo Giorgi/Mancini - edificato nel 1713 dai Giorgi, famiglia di banchieri
- Palazzo Gizzi - del 1818, realizzato dai Conti Gizzi
- Castel Sindici - neoclassico di fine ‘800, elegante edificio, tra alberi secolari, vicino il centro
- Torre cilindrica e Porta d’ingresso prima di accedere nella zona castello
- Fontana monumentale - del 1866, in Piazza Municipio
Altro da
visitare fuori dal centro storico
- Chiesa Santa Maria a Fiume - sull’altra sponda del Fiume Sacco, originaria del XII secolo, distrutta durante la guerra, rifatta negli anni cinquanta, all’nterno pulpito e acquasantiera del XIV secolo
- Badia Padri Passionisti - a 3 km dal centro, primi documenti del XII secolo
Brevi cenni
di storia
Ai piedi del colle, ove oggi è Ceccano, esisteva la volsca e poi romana Fabrateria Vetus.
Ai piedi del colle, ove oggi è Ceccano, esisteva la volsca e poi romana Fabrateria Vetus.
Nel corso dell’VIII secolo l’abitato si spostò più in alto
con la costruzione delle prime opere di fortificazione. Nel 750 fu occupato dai
Longobardi.
Nel X secolo presero possesso del territorio i Conti de
Ceccano; se ne ha notizia per la prima volta da documenti dell’Abbazia di
Montecassino in cui si tratta di alcune donazioni fatte all’abbazia stessa dai
conti Leone, Uberto e Amato di Ceccano. Un primo documento del castello risale
al 1113. Nel corso di questo secolo la famiglia dei Conti accrebbe la propria
potenza ed il predominio sui castelli di un vasto territorio. E tale dominio
mantenne anche nei secoli successivi.
Dopo continue lotte, dalla metà del ‘400 Ceccano passò sotto
il controllo diretto prima dello Stato Pontificio e successivamente delle
famiglie Caetani e Borgia.
Dal 1523 appartenne alla famiglia dei Colonna e vi rimase fino al 1816.
Dal 1523 appartenne alla famiglia dei Colonna e vi rimase fino al 1816.
campanile della Chiesa San Giovanni Battista
portale del castello
Qualche notizia
Molti furono i personaggi illustri della famiglia dei Conti
de Ceccano: tra questi vi fu il cardinale Annibaldo. Visse nel ‘300 e fu un
potente personaggio della Chiesa. Tra i tanti incarichi di prestigio che
ricoprì, fu spesso inviato in missione per risolvere le questioni tra i sovrani
europei.
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Tanti furono i castelli che appartennero alla Contea di
Ceccano: Amaseno, Giuliano di Roma, Prossedi, Pisterzo, Villa Santo Stefano,
Carpineto, Patrica, Morolo, Supino, Maenza, Ninfa, Monteacuto. Nel XIII secolo
vi fece parte anche Terracina.
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Accanto la porta che introduce nell’area adiacente il
castello, una targa ricorda le gesta di Egidia, madre del Conte Giovanni de Ceccano.
L’8 settembre 1990, partendo da questa porta, iniziò il lungo viaggio di
pellegrinaggio verso Santiago di Compostela, in Spagna. Qui pregò sulla tomba
dell’apostolo Giacomo. Ripresa la strada del ritorno, dopo un lungo cammino
rientrò a Ceccano il 23 febbraio 1191.
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